Cairo:”Bellanova non sarebbe rimasto volentieri,lo sapevo da tempo”
Dalle pagine della Gazzetta dello Sport Urbano Cairo si smarca dalle critiche dei tifosi per l’improvvisa cessione di Bellanova all’Atalanta.
“Il procuratore del giocatore, Paolo Busardò, dopo l’Europeo mi ha trasferito un po’ di mal di pancia da parte di Bellanova, che sperava di andare in Premier. Poi è capitata l’occasione dell’Atalanta, una squadra che fa la Champions, lui andava volentieri e ho preferito lasciarlo partire. Con noi si è sempre comportato bene, ma restare malvolentieri non è un bene. Alla lunga può diventare un problema”. La volontà del giocatore è stata decisiva e Bellanova ha sentito la necessità di cambiare. Nessuno è stato spinto fuori, anzi. Cairo sul tema rivela: “Mi è stato anche chiesto Zapata, ma lui voleva restare al Torino, voleva rimanere con entusiasmo, allora ho rifiutato l’offerta molto volentieri. È rimasto, e ora è il capitano. Un anno fa ho rifiutato due offerte importanti per Ricci e Sanabria. Nel mercato scorso abbiamo investito 30 milioni e ne abbiamo incassati solo 10 dalla cessione di Singo”.
La cessione di Raoul Bellanova ha fatto infuriare tanti tifosi del Torino, che si sono fatti sentire sui social. Il difensore dei granata e della nazionale italiana si trasferirà a Bergamo, all’Atalanta, per 20 milioni di euro più bonus. Il presidente Urbano Cairo su Instagram ha risposto ad alcuni commenti dei tifosi, inferociti per la cessione di lusso.
“Lui voleva andare via: ne abbiamo tanti di valore, non tengo giocatori che vogliono andare”, ha motivato così la cessione del classe 2000.
Cairo poi ripercorre diverse questioni sui passati mercati,per cercare di giustificare le scelte odierne.
“Nel 2017 decisi di tenere Belotti che voleva andare al Milan, sono andato a Bormio di notte per parlargli. 2 anni dopo decisi di tenere anche Nkoulou. Scelte sbagliate, non mi sono trovato bene.Ho speso €25M per Verdi, una follia. Invece cifre contenute per Maksimovic, Bremer, Lukic e Peres, tutti diventati colonne del Torino. Non è il prezzo di acquisto che garantisce il risultato”.
“L’anno scorso abbiamo speso oltre €30M incassando 10. Ora prendiamo due centrali e il sostituto di Bellanova (Pedersen, ndr), poi vedremo. Dipende dalle possibilità di questi giorni”.
“Tutte le società di calcio, comprese le più grandi, fanno mercato vendendo, perché il calcio deve essere sostenibile. È un principio, quello della sostenibilità, condiviso da tutti i club, fondamentale per garantire alle società e al calcio un futuro più sicuro e solido”.
Il segno è stato passato nulla sarà più come prima.
Quelli come lui una volta li chiamavano SQUALI,venda e si faccia da parte
Per domenica è in programma una contestazione con quali risvolti e sviluppi non si sa, il termometro salirà in relazione alla partita e con quale risultato finirà in caso di sconfitta.
Apriti cielo…