Juric:" In questi tre anni è mancato qualcosa e io un'idea ce l'ho" - IL TORO SIAMO NOI
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Juric:" In questi tre anni è mancato qualcosa e io un'idea ce l'ho" - IL TORO SIAMO NOI

Juric:” In questi tre anni è mancato qualcosa e io un’idea ce l’ho”

Ivan Juric ha presentato la gara in conferenza stampa la partita contro il Bologna.

“Il Bologna è la squadra che mi ha impressionato di più quest’anno, giocano davvero bene. Sono una squadra forte, grande, da affrontare al massimo altrimenti rischi. Dopo tanto tempo con il Bologna ho visto qualcosa di nuovo, mi è piaciuto come ha lavorato Motta, come ha costruito la squadra insieme al direttore, sono tutti giocatori a livello europeo. Hanno un modo di giocare particolare, neanche all’estero si vedono questo tipo di giocato che fa Motta, c’è questa sintonia particolare. Sono curioso di vedere la progressione di Motta, anche se andrà via”.

Sorpreso dalla crescita di Motta?

“No perché era già un mezzo genio quando giocava. Ha avuto tempo per la sua crescita, il suo curriculum da calciatore lo sta portando dove allena. Sono curioso di vedere come proseguirà la sua carriera”

Contro l’Inter si è visto un modulo diverso, con la difesa a quatto. Lo rivedremo ancora?

“Vedremo, a me è piaciuto come la squadra si è espressa contro l’Inter. Può essere un’opzione”.

Avete ancora energia per ribaltare la stagione?

“La squadra deve avere energia per finire bene la stagione”

Cosa è mancato in questi tre anni?

“Speriamo di arrivare di nuovo nella parte sinistra della classifica, è un ottimo risultato. Per fare qualcosa in più è mancato qualcosa. Si vedrà se potevamo fare di più e meglio, io la mia idea su cosa si poteva fare di più ce l’ho”.

Che motivazione avrà la squadra ora che l’Europa sembra irraggiungibile?

“Questa domanda me l’avete fatta ogni anno. Il fatto di giocare in una squadra importante, di difendere una maglia come quella del Torino bastano come motivazione. Vedo la squadra sul pezzo come sempre”.

Domani tornano le due punte?

“Adesso faremo allenamento, vedremo come affrontarli”.

Una squadra che è sempre decima in classifica, non reputi che la squadra meriti quel decimo posto che sia la sua collocazione giusta, parlando anche della società?

“In altri posti il dico posto è un risultato eccellente, guardando la storia del Toro, quello che porta gioia ai tifosi, il Toro deve avere l’obiettivo e le strutture per fare risultati migliori. Per una questione di emotività della tifoseria bisogna lavorare per provare a fare di più. Guardando il decimo posto da una parte vedo che abbiamo fatto bene ma una gioia vera non c’è”.

Qual è il tuo rammarico in questo momento per i prossimi tre anni?

“Secondo me abbiamo preso tante buone decisioni, altrimenti non passi dalla situazione di tre anni fa a questa. Sono stati fatti però anche degli errori”.

E fuori dal lavoro, pensando al tuo rapporto con la città e la storia del Toro, ci sono dei rammarichi?

“Siete un popolo complesso, da capire. Ci sono situazione che magari all’inizio non capisci perché non fanno parte del tuo bagaglio. C’è una complessità enorme. Adesso io penso che vi capisco. Dico vi, nel senso di voi tifosi del Torino. Vi capisco molto bene e penso che dovete proseguire su questa strada: chiedere, non accontentarsi. Poi ci sono modi e modi. A volte per me i modi non sono giusti e dovrebbero essere più intensi”.

C’è qualcosa che cambieresti?

“Farei come fatto da qualche mio vecchio allenatore. Guarderei un attaccante e direi “questo quanti gol ha fatto in carriera? E questo centrocampista?”. Guarderei molto di più le caratteristiche dei vari giocatori e starei più attento, senza pensare di poter fare migliorare”.

Se dovessi dare un consiglio al Torino per crescere, che consiglio daresti?

“Non lo so, il presidente è ambizioso e vuole fare bene. Io terrei tutti e comprerei tre o quattro giocatori, andrei a investire là per ottenere di più. O vendi tutti e riportati dall’inizio o tieni tutti e aggiungi tre o quattro giocatori”.

Novità dall’infermeria?

“Dobbiamo vedere Lovato come sta. Ha avuto un problemino muscolare. Il resto tutto uguale. Torna Linetty che era squalificato”.

Puoi ancora inseguire il record di punti della tua gestione

“La mia delusione è stata la partita contro il Frosinone. Adesso abbiamo una partita importante dove possiamo metterci alla prova e dimostrare di poter competere con loro. Tutte le partite che abbiamo da giocare ti danno una grande spinta. L’obiettivo è fare meglio il possibile”.

Ha pensato a Superga sabato?

“Superga è stata una grande emozione, dobbiamo organizzarla meglio dell’anno scorso dove alcuni giocatori non erano riusciti ad avvicinarsi alla lapide quando Buongiorno leggeva i nomi. Vorrei che fossero tutti presenti, anche magari quelli stranieri, in modo che capiscano l’orgoglio di essere del Toro”.