Pecci:”Juric pensa più a distruggere il gioco più che a costruire”.Bresciani:”Juric ha colpe”
Eraldo Pecci ha parlato con il Corriere della Sera della situazione del Torino e di Juric.
«Dopo 27 partite, la classifica non può mentire. Dunque, si vede una squadra senza infamia e senza lode. Balza agli occhi che ci sono due «Tori» diversi: in alcune partite i granata giocano bene, ma fanno fatica a concretizzare. In altre, invece, fanno più fatica a produrre occasioni da gol».
«É un momento delicato, nel quale ci sono molti errori da parte dei direttori di gara. Il ricambio generazionale non è facile e la qualità media dei fischietti non è alta. Però spezzo una lancia a favore degli arbitri: secondo me il regolamento, invece di aiutarli, li danneggia. Nel calcio non si può correre con le mano dietro la schiena o saltare con le braccia legate al corpo. C’è l’impressione che chi scrive le regole non capisca molto di pallone, o quantomeno non ci abbia mai giocato…».
«Io penso sempre che il destino delle squadre sia scritto dai giocatori, poi l’allenatore fa del suo meglio, ma in campo non ci va lui. L’allenatore, quando è molto bravo, porta un 2% di vantaggio, quando è un somaro può fare un 30% di danni. Riguardo a Juric, tuttavia, mi sembra di poter dire che la sua strategia sia più mirata a non far giocare gli avversari che a proporre produzione offensiva, lo dicono anche a numeri. Al contempo, la squadra lotta e dà quello che ha, non vedo problemi di atteggiamento, e da questo punto di vista lo spirito del Toro viene interpretato nel modo giusto. Per dire, vedo i giocatori andare a contrasto e non rotolarsi per terra perdendosi in simulazioni…».
«Sarà una gara in cui entrambe le squadre saranno obbligate a vincere. Il Napoli cerca di andare in Champions, il Toro vuole restare attaccato al treno europeo. Il pronostico è a favore del Napoli ma lo spazio per ribaltarlo c’è. Gli azzurri potrebbero non aver ritrovato tutte le certezze di un anno fa. Se il Toro partisse forte a inizio partita, potrebbe far innervosire gli uomini di Calzona e mettere la gara in discesa»
Dalle pagine della Stampa parla invece Giorgio Bresciani.
“Vorrei che il Toro non fosse sempre una scommessa e avesse basi solide. Premesso che Juric mi piace, non sono sicuro stia andando così bene. Anzi. Qua non sta facendo la differenza, nonostante la proprietà abbia preso giocatori scelti da lui.
Se siamo un po’ indietro in classifica, anche il tecnico ha delle colpe. Ci sono realtà sulla carta inferiori e allenatori che sono il valore aggiunto. Guardate il Bologna, il grande merito è di Thiago Motta che fa esprimere la squadra in maniera fantastica con giocatori non così conosciuti. Ma anche il Monza gioca meglio. Il vero Juric si è visto a Verona”