Vagnati tira le somme del calciomercato e rivela:”Su Buongiorno scelto insieme”
Nel giorno della presentazione dell’ultimo acquisto del Torino Saba Sazonov, è intervenuto in conferenza stampa anche il direttore dell’area tecnica granata Davide Vagnati, per fare un punto su tutte le mosse di calciomercato nella sessione estiva 2023. Di seguito le sue parole.
“Anche quando è venuto per la firma del contratto, Sazonov si è presentato in abbigliamento elegante. E’ un ragazzo molto intelligente. Quando era in nazionale ha già cominciato a fare chiamate con la nostra professoressa per imparare l’italiano. Lo scorso aprile suo papà era venuto a Torino a vedere le strutture. Ha fatto un bellissimo Europeo con la Georgia, l’abbiamo preso solo alla fine per una serie di motivi, ma lo seguivamo già da diverso tempo”, ha detto Vagnati su Sazonov.
Su Buongiorno: “Perché abbiamo trattato Buongiorno con l’Atalanta?Non c’è un modo per affrontare una cosa o un’altra nel calciomercato. Un club ha insistito per lui, c’è stata questa richiesta e abbiamo chiesto ad Alessandro cosa volesse fare. Ci ha pensato una notte e ha deciso di non andare. Non è stata una cosa molto articolata, anzi penso sia stata una cosa bella. Non c’è stata una forzatura né da una parte né dall’altra. Il ragazzo era a conoscenza della proposta fatta e basta”.
Sull’attacco: “Troppi attaccanti? Qualcuno ha chiesto di essere ceduto? Negli ultimi giorni ci sono state più richieste sia per Pellegri sia per Sanabria, ma un calciatore che ha una concorrenza importante deve starci. Se vuole crescere deve anche condividere la concorrenza. Non c’è stata nessuna lamentela, anche perché non sarebbe sportivamente corretto. Avevamo voglia di migliorarci e speriamo di averlo fatto con Zapata”.
Ancora su Buongiorno: “Abbiamo la fortuna di avere un presidente che non ha fatto cambi di strategie, ma abbiamo proseguito nelle nostre idee. Erano offerte cifre importanti, ma in maniera chiara ho spiegato cos’è successo: Alessandro ha deciso di restare e siamo contenti”.
Sul valore della rosa: “Il valore di una rosa si vede come minimo alla fine della stagione, se non addirittura qualche anno dopo. Sicuramente siamo soddisfatti di quanto fatto, ma è difficile fare paragoni con gli anni scorsi”.
Sui giocatori di proprietà: “Come ha detto Lazaro ieri, essere sempre in prestito toglie qualcosa. Alla lunga influisce in determinati momenti e situazioni. Avere appartenenza in un club per più anni è una cosa importante per i momenti di difficoltà. Quindi è bello avere una rosa giovane e quasi tutta di proprietà”.
Ancora su Buongiorno: “Se quindi era considerato cedibile? I discorsi si fanno sempre in due… Alessandro è granata dentro, è cresciuto con noi, sente una certa responsabilità a giocare al Torino. Quello che abbiamo fatto è stato mettere tutti al corrente della situazione e scegliere insieme: la scelta è stata tenerlo al Torino, perché quella era l’intenzione. Quando c’è chiarezza in tutto, le cose vanno sempre per il meglio. Lui è sempre molto sorridente, non si sono mai creati attriti”.
Sugli obiettivi della stagione: “Nel calcio ogni giorno ne succede una, tra infortuni, episodi, rigori non dati. Noi pensiamo di aver allestito una buona squadra, che deve lavorare ogni giorno per aumentare e migliorare un millimetro in più ed essere sempre più bravi. Se siamo sempre concentrati e seguiamo le idee dell’allenatore possiamo fare una bella stagione. Poi dipende da tante cose”.
Sull’attacco: “Trequartista in meno? Crediamo tutti molto in Seck, numericamente è vero che c’è un giocatore in meno ma abbiamo parlato più volte tra di noi e crediamo molto nelle sue qualità. E’ stato un acquisto importante e abbiamo ripreso Vlasic che è arrivato terzo al Mondiale. Con Zapata abbiamo scelto di aumentare il nostro potenziale in attacco. Non abbiamo mai valutato il ritorno di Miranchuk”.
Sul contratto di Juric in scadenza a giugno 2024: “Ne abbiamo parlato prima dell’inizio della stagione. Ci siamo detti che non era il momento di parlarne prima del 23-24, siamo allineati insieme a lui per fare il meglio possibile in questi mesi. Vediamo nei prossimi mesi cosa sarà meglio per il mister e per il Toro”.
Ancora sulla trattativa con l’Atalanta e gli ultimi giorni di mercato: “Cosa sarebbe successo se Buongiorno avesse detto che voleva andare a Bergamo a due giorni dalla fine del calciomercato? E’ un problema che abbiamo noi direttori, il mercato è troppo lungo. Negli ultimi giorni possono succedere troppe cose e possono partire giocatori importanti. E’ un tema delicato, che mette in difficoltà società e allenatori. Non è semplice allenare giocatori che vanno in campo quasi con il telefono e aspettano novità sul loro futuro. Sui sostituti di Buongiorno: noi cerchiamo il più possibile giocatori prendibili, dobbiamo essere sempre pronti e preparati alle eventualità. Ma ripeto, è andata bene così con Buongiorno e siamo contenti”.
“Equivoco sulle punte? Non è una problematica aver preso una punta in più, bisogna sempre rinforzare la squadra quando si può. E’ un valore aggiunto aver preso Zapata, non una problematica. E sulla trequarti Seck ha un anno in più, è cresciuto, ha avuto molte richieste ma abbiamo deciso di tenerlo”.
Sulla presenza di Spalletti al Filadelfia: “Abbiamo visto insieme l’allenamento, lo ringrazio e abbiamo chiacchierato. Abbiamo parlato dei quattro ragazzi convocabili, lui li sta seguendo e li seguirà direttamente allo stadio. Non esclude che possano essere convocati”.
Infine, ancora Vagnati sul rinnovo di Juric: “Ora siamo agli inizi, ciò che accadrà non lo possiamo sapere perché ci sono tante variabili. Siamo tutti giudicati dai risultati, c’è un presidente che valuterà il lavoro di tutti e poi si vedrà in maniera molto onesta. Speriamo di fare un passettino in avanti: questo è determinato dall’allenamento e dalla partita di domenica, vediamo cosa faremo”.