Il Toro cerca l'alternativa a Buongiorno - IL TORO SIAMO NOI
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Il Toro cerca l’alternativa a Buongiorno



Se il difensore dovesse davvero finire all’Atalanta, i granata avrebbero pronta l’alternativa.

La trattativa tra l’Atalanta e il Torino si sta scaldando non solo per Duvan Zapata, ma anche per Alessandro Buongiorno. Il difensore e la dirigenza granata stanno ascoltando con una certa attenzione l’offerta arrivata da Bergamo, il fatto che in via Arcivescovado stia iniziando la caccia all’eventuale sostituto lo conferma indirettamente.

 

Secondo Gianluca Di Marzio, infatti, il direttore tecnico Davide Vagnati ha cominciato a prendere informazioni per Japhet Tanganga. Classe 1999, di proprietà del Tottenham, è la prima scelta del Toro nel caso in cui Buongiorno prendesse la strada verso gli orobici. Le trattative proseguono su più fronti, Ivan Juric può vedere la sua squadra quasi rivoluzionata a pochi giorni dal gong.

2 risposte

  1. Anonimo ha detto:

    L’alternativa ad Alessandro è un nuovo presidente

  2. Anonimo ha detto:

    Condivido il pensiero di:
    Marco Cassardo, mental coach, scrittore, giornalista e tifoso del Toro, sul proprio profilo Facebook ha detto senza mezzi termini che cosa pensa dell’imminente cessione di Alessandro Buongiorno all’Atalanta. Ecco che cosa ha scritto: “La decisione di vendere Buongiorno per una manciata di milioni e un 32enne quasi sempre rotto e palesemente avviato sul viale del tramonto, e’ semplicemente disgustosa. Buongiorno, a prescindere dai valori tecnici, era l’ultimo baluardo di una società che anno dopo anno, a causa di una conduzione sciagurata e di un totale analfabetismo sentimentale, ha demolito un’intera tifoseria. Era il capitano designato per il prossimo decennio, il simbolo di una squadra magari modesta ma con ancora un briciolo di orgoglio. Con la sua cessione possiamo serenamente intonare il de profundis in attesa di un cambio di proprietà (non importa la categoria, meglio la C che lo sterminio definitivo del senso di appartenenza). A mio avviso, quando l’ignominioso affare sarà ufficiale, possiamo serenamente procedere, oltreche’ all’ovvia diserzione dello stadio, alla contestazione a oltranza e alla disdetta di Dazn, anche alla presa di coscienza che seguire e accompagnare uno scempio del genere non è più una pratica positiva ma un comportamento tossico e autolesionistico”