Cairo predica un calcio sostenibile:”Veniamo dal fallimento del 2005,lavorare in base ai ricavi”
Urbano Cairo, è intervenuto alla Milano Football Week,ha esaminato la situazione del Toro.Ecco le sue parole.
“Buon campionato. Siamo ottavi assieme ad altre squadre. Vedremo le ultime quattro gare per dare un giudizio definitivo. Abbiamo più punti dello scorso anno, ma è un peccato aver perso punti con alcune società che al momento ci sono dietro di molto in classifica. Sono, però, cose che succedono, è anche il bello del calcio”.
“Siamo lì, vicini alle posizioni europee. Abbiamo fatto due volte il settimo posto e dobbiamo continuare a fare così, sempre nell’ottica di un calcio sostenibile. Ricordiamoci che il Torino nel 2005 è fallito e noi dobbiamo lavorare in base ai nostri ricavi, alle nostre potenzialità. Dobbiamo investire sui giovani e sulle strutture che ci possono permettere di fare meglio”
“Seconda squadra in Serie C? Ci stiamo pensando, è un’opportunità interessante. Ora non abbiamo le strutture e i campi, ma potremmo averle la prossima stagione”.
“Buongiorno sta facendo benissimo, è un ragazzo per bene di grandi valori, con noi da quando aveva sette anni. Schuurs? Il mercato è lontano, l’obiettivo è tenerlo, vediamo cosa accadrà. Lazaro è dell’Inter, ci ragioneremo
“La cosa che mi colpisce è che un Paese come l’Inghilterra che ha un calcio al top, che vende i diritti tv a quattro miliardi e ha gli stadi pieni, ma poi un sacco di squadre inglesi perdono un sacco di soldi. Dobbiamo pensare a un calcio sostenibile, non è una buona cosa calcio che perde in maniera incredibile”. Prosegue Cairo: “Più che mettere regole in Italia ci devono essere regole europee, dei salary cap o simili. Mano a mano che i diritti tv crescono, tutti i denari vanno verso i calciatori, agli allenatori e gli agenti, va benissimo ma serve sostenibilità”.