Questione stadio,il Comune vuole vendere:”Cairo ci dica cosa vuole fare…”
Proseguono le interlocuzioni tra il Comune di Torino e il club granata di proprietà di Urbano Cairo, a proposito del futuro dello stadio. Nonostante l’incertezza che circonda la questione, l’amministrazione intende portare avanti il dialogo con Cairo per capire – scrive Tuttosport – quali siano le sue reali intenzioni sull’Olimpico Grande Torino.
Il primo grande ostacolo a una potenziale acquisizione dello stadio è rappresentato dall’ipoteca (originariamente da 38,6 milioni di euro) apposta quando il vecchio Torino di Cimminelli saltò per aria nel 2005. Difficilmente un privato potrà mai essere interessato all’acquisto di uno stadio ipotecato. Trovare il modo di estinguere l’ipoteca è dunque il primo nodo da sciogliere.
A tal proposito, pare che siano in corso già da tempo dialoghi tra la Giunta e il Torino in questa direzione: un passo avanti significativo. In ogni caso, l’assessore allo Sport Domenico Carretta ha spiegato che le soluzioni «vanno trovate con una certa celerità, visto che il 30 giugno 2025 scadrà la concessione al Torino». Il club granata attualmente affitta l’impianto al costo di 500mila euro l’anno.
Il bivio vede da un lato l’acquisizione dell’impianto, che appare più complicata (tra ipoteca e un valore economico da stabilire), mentre dall’altro un rinnovo della concessione, a condizioni economiche da riparametrare dopo gli opportuni studi degli uffici tecnici competenti.
Carretta spiega che c’è apertura in entrambe le direzioni e che se il Torino fosse realmente interessato ad acquistare lo stadio «noi come amministrazione dobbiamo essere pronti ad agevolarne il percorso: alludo a un corretto processo di accompagnamento da parte della città Di fatto stiamo portando avanti da tempo interlocuzioni difficili, sicuramente complicate, ma utili e costruttive».
Ad oggi il Torino paga circa 500 mila euro annui per l’affitto dello stadio Olimpico-Grande Torino, ma il Comune ne spende 350 mila per la manutenzione dell’impianto. Enzo Liardo, consigliere di Fratelli d’Italia, reputa perciò troppo basso questo canone: “Così va a finire che oggi l’affitto dello stadio costi meno di un locale in galleria Subalpina”. D’accordo con lui è il collega di maggioranza Silvio Viale dei Radicali. L’acquisto dello stadio rimane comunque complicato perché sull’impianto gravano diversi milioni di ipoteca.
Il 30 giugno 2025 si concluderà la concessione che permette ai granata di giocare in Corso Agnelli ed è probabile che l’affitto venga adeguato alle spese. Conclude così l’assessore: “Bisognerà arrivare a quella data con delle valutazioni fatte. L’interlocuzione con il Toro è ottima e una soluzione deve essere valutata con attenzione dalla città e dal club. Il canone d’affitto dello stadio è intorno ai 500 mila euro annui con interventi straordinari a bilancio per 350 mila euro, che vengono riformulati ogni anno”. Insomma, la posizione della Città è chiara: il Torino compri lo stadio o, allo scadere di questo contratto, paghi di più per l’affitto.