Schuurs:”Al Toro se combatti vieni apprezzato dai tifosi”
Peer Schuurs ha rilasciato una lunga intervista a Torino Channel.
“C’è una grande differenza tra questi sport: la pallamano, il tennis e il calcio. Ho sempre giocato a tennis e a calcio, ma poi a 12/13 anni ho scelto il calcio. Dovevo entrare in un club professionistico, volevo avere una squadra ed ecco perchè ho fatto questa scelta. Quando mangiamo insieme si parla praticamente solo di sport. Mia madre è importantissima, si assicura che tutto vade bene per noi” Sul ruolo: “All’inizio ero un attaccante, poi sono stato spostato in difesa ed è meglio per me” Sul rapporto tra scuola e sport: “In Olanda è molto importante fare entrambe le cose, c’è un percorso specifico che ti permette di avere più libertà”.
“Sono un ragazzo serio, prima delle partite devo concentrarmi ed è molto importante per il nostro lavoro. Credo di aver ereditato questo da mio padre, che è stato sempre un esempio nello sport per me”.“Uno dei momenti più belli è stato al Fortuna Sittard, militavo lì da quando avevo 16/17 anni e al primo anno in prima squadra ero il capitano e siamo stati promossi in Eredivisie”.
“Per me era stato già un bel salto andare all’Ajax, era la prima volta lontano da casa per me e la mia ragazza. Ho giocato bene, ho anche fatto qualche errore ma tutto serve per migliorare. Sentivo il bisogno di venire in Italia“. Sulle differenze tra Eredivisie e Serie A: “In Olanda si pensa di più al possesso, qua invece c’è molta più fisicità e molto più tatticismo, il campionato è più combattuto”.“All’Ajax giocavamo in Champions League, quindi l’ambiente era sempre fantastico, ma qui c’è più emozione da parte dei tifosi. Se combatti per loro, vieni apprezzato e se vinci ancora di più. Sono importantissimi per me, anche quando esco con la mia ragazza e mi fermano per foto e autografi”
“Quando vengono i miei amici li porto a Superga, è la cosa più importante per me. Torino mi piace e anche il clima è perfetto” Sulla cucina: “La mia ragazza cucina sempre, ma se devo cucinare io andiamo fuori a cena, perchè non so cucinare. La cucina italiana è la migliore, quando ero piccolo ci venivo ogni anno in vacanza e la preferisco a quella Olandese” Sul Toro: “Dal primo giorno mi trovo bene, sono felicissmo di essere qui. Pensavo che avrei avuto difficoltà, perchè parliamo tante lingue diverse nello spogliatoio, ma sono tutti simpatici e mi aiutano sempre.
L’ italiano: “Negli ultimi mesi ne ho sentito il bisogno, ecco perchè due o tre volte a settimana ho lezione di italiano”. Su Superga: “Avevo visto solo foto e video, non potevo credere fosse così, è stato impressionante. Ogni anno è giusto andarci per ricordare il rapporto tra la squadra, i tifosi e la storia” Su Juric: “Avevo già cercato informazioni su di lui, sapevo che gli allenamenti erano tosti ma questo per me è positivo. Lui mi aiuta sempre se ho bisogno e sa mettere in pratica quello che pensa”.Le punizioni: “Ho imparato a tirarle nelle giovanili, una stagione ne segnai addirittura sei, l’allenatore mi diceva sempre di tirare e metterla nell’angolino”.“In Olanda mi chiamano Perr Schuurs, qui invece Piero Schuurs”.
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