Juric:”Domani Ilic non c’è,sono molto legato a questi ragazzi”
Ivan Juric ha presentato Toro-Udinese in conferenza stampa.
Cosa può dare Ilic al Torino e che alternativa sono Gravillon e Vieirà?
‘Ilic domani non ci sarà perché ha preso una botta. L’ho voluto fortemente, in questo momento è meno di Lukic, ma spero che possa superarlo. Penso che sia un investimento a lungo termine importante perché può crescere. Gravillon è stato preso poiché Zima deve essere operarto e ne avrà anche per più di tre mesi. Saremmo rimasti in quattro. Come caratteristiche sono giuste, quelle che ha visto Vagnati, e adesso dobbiamo inserirlo. Vieira è un giocatore che ci mancava, aggiunge muscoli e d ha equilibrato la rosa, diciamo così’.
Può esserci un miglioramento rispetto allo scorso anno?
‘Non è facile. I giocatori non sono figurine e non funziona così. In un anno e mezzo abbiamo perso giocatori importanti e maturi. Ilic non è al livello di Lukic, ma sono convinto che con il lavoro può fare bene. Ci vuole tempo. La squadra, mi è piaciuta anche a Firenze per la voglia di lottare nonostante le problematiche e che gli avversari erano più forti. Sono ragazzi a posto che vogliono crescere. Davanti a noi abbiamo un periodo da affrontare bene, con volontà e ambizione per crescere come gruppo e come singoli. Non mi pongo obiettivi, ma voglio che si migliori’
L’uscita dalla Coppa inciderà?
Abbiamo fatto il massimo. Il Toro ha giocato al massimo contro una squadra che individualmente e come squadra è superiore a noi. Ognuno dei miei ha dato il massimo, ma gli altri erano più forti. Per la prima volta in un anno e mezzo eravamo tristi, ho visto uno spogliatoio che era un piccolo sogno e mi dispiace non essere arrivati nelle condizioni migliori alla partita a causa degli infortuni. Non eravamo al massimo come rosa e ho percepito per la prima volta una squadra abbattuta. C’era la consapevolezza di non essere riusciti, ma già il giorno dopo c’era la voglia di continuare. E questo mi è piaciuto. Vogliamo fare la seconda parte di campionato al massimo’
Prendere gol da palla inattiva è un problema?
‘E’ un problema di altezza. Dite che rompo i coglioni con Pobega o con altri, ma è diverso se come vertice metti Beto oppure Linetty. Abbiamo preso gol non su disattenzioni, magari nel derby sì sul gol di Vlahovic, ma gli ultimi li abbiamo subiti perché gli altri sono più forti. Alla lunga paghi i difetti che ci sono. Cercheremo di essere più tosti e provare a mettere ancora più voglia di non subire gol’
Vlasic sembra un po’ sottotono, è così?
‘Sono d’accordo. L’ho detto anche a lui: l’ho spremuto eme ne prendo le colpe perché hanno riposato un po’ tutti ma non lui. Ha sempre giocato e fino alla fine. Ha voglia di aiutare, ma fa meno bene dove si decidono le partite. Abbiamo la partita domani, poi quella di venerdì e dopo ci saranno dieci giorni così potrà scaricare un po’”
C’è stato un salto di qualità caratteriale?’
Abbiamo perso ottimi giocatori, non mi ripeto a ridirli. Non sono stato mai legato a una squadra come dopo Firenze, c’è un legame forte con i ragazzi. E’ andata via tanta gente, ma in quel momento a Firenze mi sono legato. Ricci sta facendo tutto, ricordiamoci il primo Ricci che era poca roba e adesso è completo sotto tutti i punti di vista. Amo Schuurs come persona, non parliamo di Buongiorno. Sento tanti ragazzi miei, sono legato a loro come gruppo molto più che in passato’
Le punte fanno fatica a segnare questo pesa?’
E’ un problema. Ci manca corsa che porta a chiudere le azioni e a difendere. E’ su questo che spingo tanto perché i quinti hanno sempre fatto tanti gol con me. Faraoni ne faceva sei o sette, qui non riesco a tirare fuori da loro ciò che vorrei: Aina aveva cominciato un po’ a rendersi pericoloso prima dell’infortunio, ma altri molto meno’
Ci spiega meglio questo legame?
‘Siamo tutti umani. Si creano i rapporti: loro valutano l’allenatore e l’allenatore valuta i giocatori. La mia sensazione è che c’erano tanti problemi, ma sta nascendo una fiducia forte tra me e loro nonostante le difficoltà. Mi riferisco ai giocatori, alla squadra, e posso dire che siamo completamente uniti’
Un centrocampo con Ricci e Ilic può reggere?
‘E’ calcio champagne. Come squadra, rubiamo meno palloni, ma sono caratteristiche dei giocatori. Schuurs ruba meno di Bremer e Ricci meno di Pobega. Stiamo andando su una strada in cui magari siamo più belli e non è semplice davanti a giocatori come Amrabat, ma si deve scegliere cosa fare. Noi abbiamo fatto questa scelta e magari avremo più possesso. Cercheremo di migliorare in fase difensiva’
La partita di domani quanto conta?
‘Vorrei riprendere la nostra strada, sarei felicissimo di ripetere la partita di Firenze. La classifica non mi ossessiona così tanto come ad altri, ma voglio una prestazione convincente. Ci mancano tanti giocatori, vogliamo fare una bella partita contro una squadra che ha tanta fisicità e punta su questo aspetto’
Quanto conta porsi un obiettivo?
‘Il più grande problema è proprio questo perché ciò che è successo qualche anno fa pesa. Si deve avere un obiettivo però parlare di obiettivi qui è un po’ una presa per il c…. Non si può dirlo perché non si è costruito per questo. Vedo una squadra in crescita e che non si pone limiti. Abbiamo fame e vogliamo vincere, faremo di tutto per diventare più forti. L’obiettivo lo abbiamo in ogni partita e in ogni allenamento: questo è il più grande obiettivo che possa esserci. Il resto non è giusto nei confronti dei giocatori’
Come stanno gli infortunati?
‘Radonjic è fuori per un affaticamento. Mi dispiace per Ilic, che ha preso una botta alla caviglia, perché vorrei che si integrasse con i nuovi compagni. Djidji è a posto. Pellegri ha fatto un allenamento con noi e domani lo porto in panchina’
Con Lukic avrebbe parlato ancora meglio di questa squadra?
‘L’anno scorso c’erano due giocatori forti: Lukic e Bremer. Non giocavano bene per diverse ragioni, ma abbiamo fatto un lavoro splendido. Mi dispiace per Lukic perché voleva rinnovare sei mesi fa poi quando gli è stato proposto, a una cifra non così elevata, lui non sentiva più la fiducia. La societàè stata svantaggiata perché lui non voleva firmare e c’era fretta di vendere perché poi c’era il rischio di fare come per Skriniar e si perde un capitale. Hanno fatto bene, anche se egoisticamente dico di no, Il Toro ha fatto una scelta giusta economicamente, spero che non capitino più altri casi così e che la società faccia prima in modo che non si trovi in svantaggio’
Il Torino non riesce a segnare su calcio di punizione, lultimo è stato Ljajic?
‘Dipende dalla costruzione della squadra. .Avevamo Lazaro che calciava bene, ma ora non ce l’abbiamo. A Verona c’era Veloso, festeggiavamo già quando fischiavano la punizione. Qui non abbiamo grandi tiratori di piazzati o di punizioni. Non ci sono degli specialisti, mentre ci sono squadre che costruiscono le fortune sui calci piazzati: il Brentford si salva per i gol fatti sui piazzati. Ci manca quell’aspetto. Anche a noi mancano punti a causa di calci piazzati degli avversari che hann segnato come il Verona’
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