Grazie per la lezione.Grazie Sinisa. - IL TORO SIAMO NOI
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Grazie per la lezione.Grazie Sinisa.

Il Sinisa Mihajlovic più vicino ai giorni nostri non indossa gli scarpini da calcio, ma un berretto rossoblu ed una tuta del Bologna. Tutt’al più uno sciarpone granata,nel bel ricordo dei tifodi del Toro.La sua figura in veste di allenatore è stata sempre soggetta ad elogi e critiche, con l’universale merito di aver sempre condotto formazioni arcigne e con cui si è sempre reso credibile. Qualità principe di un tecnico, ma ancor di più di un uomo.

L’esempio che lascia Mihajlovic è del tutto figlio della sua persona, non artefatto sebbene rilasciato nell’epoca contemporanea, un’era di apparenze e poca nobiltà. Sinisa insegna a guardare in faccia il nemico più pericoloso, affrontandolo e quasi minimizzandone l’influenza nel rivolgersi a squadra, giornalisti e tifosi. Meno spazio per il problema, più spazio per il calcio: amore di una vita e ragione a cui aggrapparsi soprattutto nei suoi istanti finali. Gli insegnamenti del Mihajlovic calciatore e allenatore si sono visti in campo, quelli del Sinisa uomo anche al di fuori. Come dopo il successo nell’ormai celebre recupero con l’Inter della scorsa stagione, in cui i suoi ragazzi hanno voluto celebrare con lui sotto la finestra dell’ospedale. Gesti superiori ad un trofeo, riconoscenze in una vita spesa per lo sport più bello.

Nelle ultime ore sono state innumerevoli le testimonianze d’affetto nei confronti di Sinisa Mihajlovic. Si è parlato del suo essere guerriero, empatico ed estremamente diretto. Con il pregio di aver lasciato una parte di sé ovunque sia andato.Il suo sinistro è di tutto il calcio italiano, che vede ancora in vetta il suo record di 28 punizioni messe a segno in carriera. Nessuno come lui ad oggi e, di questi tempi, anche negli anni a venire.

Il ricordo che Sinisa ci dona, tuttavia, infrange le barriere del calcio giocato. Ci insegna a vivere appieno anche quando lasciarsi andare sembra essere la strada più facile da percorrere. A trovare positività, passione per ciò che si fa anche con un peso gravoso sulle spalle. Con Mihajlovic, si spegne una delle poche persone di calcio che a ciascun appassionato sembrava di conoscere da sempre: una figura amica, un classico “ce ne fossero come lui”. E al quale è dovuto un ultimo, commosso, addio.

Football news 24