L’addio al Toro per giocare ad alti livelli,ma Brekalo il mondiale lo guarderà da casa
Il fantasista croato non rientra nella lista finale dei 26 convocati del Ct Dalic: in Bundesliga ha giocato solo 9 minuti negli ultimi 40 giorni.
Josip Brekalo non giocherà il Mondiale di Qatar 2022 con la Croazia. Il classe 1998 era stato inserito nella lista dei 34 pre-convocati da Zlatko Dalic, ma non è riuscito a trovare posto nei 26. Il ct ha fatto altre scelte in attacco, basandosi anche sul rendimento e sul minutaggio fin qui accumulato. E quello di Brekalo è stato decisamente scarno, non solo per gli zero gol all’attivo: solo 313 minuti spalmati su 7 partite, solo 3 da titolare.
Troppo poco per pensare di entrare nell’elenco dei vicecampioni in carica, non senza rimpianti. Bisogna tornare a maggio: il talento di Zagabria veniva da una buona stagione al Torino, che aveva messo nei piani il suo riscatto anche sborsando una cifra importante, intorno ai 10 milioni di euro. 7 goal, 2 assist e giocate che avevano convinto la dirigenza a puntare fortemente su di lui.
Ad opporsi però è stato lo stesso giocatore, che aveva altri piani per la sua carriera. A spiegarlo a metà maggio fu lo stesso direttore sportivo del Toro Davide Vagnati, con una punta di amarezza.
Eppure la stagione di Josip Brekalo in Germania era partita nel miglior modo possibile: 30 luglio, primo turno di Dfb-Pokal, assist su calcio di punizione per la deviazione vincente di Omar Marmoush nel recupero del match sul campo del Carl Zeiss Jena, club di quarta serie. Il suo passaggio decisivo aveva tolto il Wolfsburg dall’impiccio di un supplementare che poteva farsi complicato.
Sembrava l’inizio di un qualcosa di promettente. Vuoi perché sulla panchina dei Lupi era arrivato nel frattempo un tecnico esperto come Niko Kovac, croato di nazionalità e persino ex ct della selezione, vuoi perché veniva da una grande annata disputata in Serie A con la maglia del Torino.
Ad oggi, però, Brekalo è poco più che una riserva. Dall’1 ottobre ha giocato solo 9 minuti in 8 partite, subentrando contro il Bochum penultimo in classifica sul punteggio di 4-0. Una specie di contentino. Tra panchine e mancate convocazioni, è rimasto ai margini. Nonostante nelle due uscite precedenti a quella serie fosse partito titolare e avesse anche consegnato un altro assist, sempre su piazzato, per la testa di Lacroix. Altro gol decisivo, per battere l’Eintracht a Francoforte. Mica poco.
Non per Kovac, che ha evidentemente fatto altre valutazioni. I talenti Wimmer e Kaminski più l’egiziano Marmoush hanno monopolizzato i minuti sulle fasce, il passaggio al centrocampo a 3 rispetto al 4-2-3-1 impiegato inizialmente ha precluso al 24enne la possibilità di giocare. Il poco spazio gli è costato il Mondiale. Quell’obiettivo per cui aveva lasciato il Torino. Danno e beffa.
Fonte goal.com