Juric:”Dal mercato non mi aspetto niente,in attacco non abbiamo certezze”
Ivan Juric in conferenza stampa presenta la gara contro la Cremonese.
Che idea si è fatto della Cremonese?
“Penso che sia un’ottima squadra che gioca in modo simile al nostro e ha fatto un grandissimo mercato. Sono curioso di vedere se la mia squadra riuscirà giocare al livello della pressione e dell’attacco allo spazio. Hanno perso le prime due partite, ma penso che possano migliorare. Sarà una sfida difficilissima. Se saremo rilassati prenderemo cinque gol”
Come è stata la settimana?
“E’ stata una settimana normale, non abbiamo avuto grandi problemi. Vediamo ancora oggi, ma non penso che farò grandi cambiamenti”.
A che punto è la crescita di Vlasic che era arrivato con un deficit fisico?
“I dati atletici sono ottimi. Sia lui sia Radonjic sia Miranchuk in passato non avevano fatto bene, ma spero che migliorino. Domani sarà una partita completamente diversa e Vlasic si è allenato bene”
Qual è il punto di forza della squadra e quello più debole?
“Con la Lazio si è vista l’interpretazione della gara. Dal punto di vista della forza siamo a livelli molto bassi: non possiamo concedere spazi agli avversari che con due passaggi arrivano in porta”
Con tre gare in nove giorni quanto sarà importante il turnover?
“Pensiamo una partita alla volta. Domani c’è la Cremonese e sono curioso di vedere come si comporteranno i miei, poi vedremo e valuteremo per l’Atalanta. In questo momento penso solo alla Cremonese”
Lukic come sta? Può giocare dall’inizio?
“Sta bene. Ha avuto un corto circuito e bisogna capire perché, ma tutti siamo così. Lavora alla grande e vuole conquistare il posto”
A che punto è l’inserimento di Schuurs?
“Ha cominciato ad inserirsi. Ha cose positive e negative. Vediamo”
Boban ha criticato il modo di difendere a tre che è invece una sua caratteristica.
“Il Milan contro di noi aveva giocato a tre, con Tomori, Kalulu e Kessié e quest’ultimo marcava a uomo Pobega. Facevano l’uno contro uomo a tutto campo e per me è una cosa positiva. Boban si riferisce al 3-5-2 italiano che ti fa basso. In Italia ci sono tante squadre che accettano situazioni di pericolo per fare il pressing alto, ma non dipende dai quattro o dai tre bensì dall’interpretazione. Tanti allenatori rischiano e così ci guadagna lo spettacolo”
L’anno scorso avevate Pobega, quando arriverà il nuovo innesto quanto aumenterà al forza della squadra?
“Sinceramente non lo so. Siamo deboli sui calci piazzati, non riusciamo a reggere certe situazioni. Pobega dava tanto a livello di calcio piazzati, sui lanci lunghi e a livello di aggressività. Abbiamo perso tanto questo aspetto”
Viste le caratteristiche della Cremonese servirà una maggiore attenzione dei suoi in tutte le zone del campo?
“Hanno scelto bene i giocatori che si adattano alle caratteristiche del gioco. Noi siamo sempre i soliti e dovremo stare attenti”
Ricci ha fatto progressi in fase di non possesso come chiedeva lei?
“E’ un ragazzo spettacolare e lavora come un pazzo per migliorare. Non sarà mai un incontrista perché non ha queste caratteristiche. Ha però messo su molti muscoli. Eccelle in visione del gioco, nel muovere la palla con pochi tocchi. Sta migliorando tanto, ma deve completarsi”
Si aspetta come rinforzo a centrocampo più un incontrista?
“Non mi aspetto nulla, ma si sa che caratteristiche servono per il gioco che vogliamo esprimere”
Come sta Radonjic? Quanto può essere decisivo?
“Il suo talento si intravede e dobbiamo portarlo al massimo della condizione e ad essere continuo, come anche gli altri attaccanti. Spero che Sanabria impazzisca e faccia tanti gol, che Pellegri esploda. Ma non abbiamo certezze. Immobile fa 25 gol all’anno ed è una certezza, noi speriamo che esplodano tutti. Non sappiamo cosa possa fare Radonjic, magari esplode domani o chissà. La Lazio ha avuto grande spirito di sacrificio e ha corso 10 chilometri più di noi: una cosa impressionante. Per questo abbiamo creato poco e poche occasioni abbiamo messo Radonjic nella possibilità di fare l’uno contro uno”
Alvini è un allenatore emergente, come lo giudica?
“L’ho visto l’anno scorso a Perugia e fa un calcio per certi aspetti simili al mio con l’attaccare l’uomo e scalate in avanti. Per fare questo gioco devi essere un po’ pazzo accettando situazioni che altri non accettano. Non so quanto e sia cresciuto Alvini e che percorso abbia fatto, ma mi piace tanto per come vuole prendersi le partite anche in serie A. Mi ha fatto una grande impressione. La vita di un allenatore non è semplice, in tanti devono fare gavetta”.