Rcs, Cairo: nessuna proposta di transazione con Blackstone
Il presidente del gruppo editoriale smentisce le ipotesi di una possibile proposta al fondo Blackstone per chiudere il contenzioso relativo alla cessione dell’immobile di via Solferino da Rcs al fondo americano. “Niente accantonamenti a bilancio. Non abbiamo cambiato idea”.
Urbano Cairo è categorico: nessuna proposta di transazione messa sul tavolo del fondo Blackstone sulla lunga querelle della vendita della sede del Corriere della Sera in via Solferino. “Non abbiamo comunicato nulla quindi se non abbiamo comunicato nulla, vuol dire che non c’è nulla”, ha risposto infatti il presidente e amministratore delegato di Rcs a MF-Milano Finanza alla presentazione dei palinsesti La7 sulla conferma o meno di un accordo extragiudiziale per chiudere il contenzioso relativo alla cessione di fine 2013.
In calendario, dunque, ad essere cerchiata di rosso resta soltanto la data del 25 luglio, quando la giudice statunitense Andrea Masley della Supreme Court di New York è chiamata a definire la questione della propria competenza territoriale sulla mega causa risarcitoria intentata dal fondo Usa contro la società editoriale per 600 milioni di dollari. Una causa per cui Cairo non intende procedere con “nessun accantonamento a bilancio”. “Negli anni passati i legali e i periti non hanno ritenuto di apporre nessuno stanziamento e al momento non c’è nulla di cambiato che ci fa cambiare idea”, ha risposto ancora l’imprenditore alessandrino sulle scelte contabili del primo semestre.
La vicenda Cairo-Blackstone
Nel 2013 Blackstone ha acquistato il comparto immobiliare di via San Marco e via Solferino, che ospita anche la sede storica del Corriere della Sera a Milano, per 120 milioni di euro con un patto di riaffitto a Rcs per 10 milioni l’anno. Secondo Rcs e la sua controllante Cairo Communication la vendita avrebbe dovuto essere annullata perché avvenuta a prezzi troppo bassi indotti dalla situazione di forte stress finanziario in cui si trovava la società.
Ma prima gli arbitri del lodo, poi la Corte d’appello di Milano hanno rigettato questa tesi, respingendo anche allo stesso tempo le accuse di temerarietà della lite mosse dal fondo presieduto da Stephen Schwarzman contro Cairo. Parallelamente, Blackstone si è rivolto a un tribunale di New York chiedendo danni per un totale di 600 milioni di dollari, battaglia legale dunque che è ancora lontana da una soluzione.
Comunque Cairo che fra qualche giorno alzerà il velo sulla semestrale della società che edita il CorSera (“la raccolta pubblicitaria cresce nei primi 5 mesi grazie all’aumento delle copie vendute”) e la Gazzetta dello Sport tira dritto e non molla la presa sul gruppo. “Ho riscontrato molto interesse per Rcs MediaGroup e La7 ma non ho interesse a vendere”, ha tagliato corto. E non lo preoccupano nemmeno i rapporti con gli altri azionisti stabili di Rcs visto che pare che il caso Blackstone-Solferino sia stato in passato motivo di divergenze nell’azionariato e in cda. Il rapporto con gli altri soci forti è “ottimo, incassano i dividendi e quindi sono contenti”, ha concluso Cairo con una battuta.
Fonte Milano Finanza