Atalanta-Toro,il legale:”Fiduciosi nel ricorso”
Atalanta-Torino dovrà giocarsi? Domani alle ore 15 comincerà l’udienza presso il Collegio di garanzia del Coni a Roma per la sconfitta a tavolino assegnata al Torino per la partita non disputata contro la Dea. La gara era saltata per l’esplosione di un focolaio Covid nel gruppo squadra granata che aveva obbligato la squadra ad entrare in un regime di quarantena domiciliare, come disposto dall’Asl competente. In caso di vittoria del Torino davanti alla giustizia sportiva, il recupero si giocherà l’11 maggio, come già disposto dalla Lega.
La sentenza è attesa già nel tardo pomeriggio. In aula per il Torino l’avvocato Eduardo Chiacchio uno dei più noti esperti di diritto sportivo in Italia, che ha parlato a Tuttosport delle possibilità di vincere il ricorso:
Avvocato Chiacchio, nel rispetto dell’organo giudicante e della controparte, ci può anticipare qualcosa del suo intervento dibattimentale a Roma?
«Dopo la nostra vittoria davanti al giudice sportivo (ricorso granata per riconoscimento dell’assenza a Bergamo per cause di forza maggiore; ndr) e quella successiva di fronte alla Corte sportiva di appello della Figc (respinto il primo ricorso dell’Atalanta contro la sentenza precedente; ndr), il club bergamasco ha presentato un ulteriore ricorso. Noi ci siamo costituti in giudizio davanti al Coni e abbiamo depositato le memorie. L’Atalanta ha poi inviato le sue repliche. Per prima cosa la Corte dovrà decidere se ritenere ammissibile il ricorso dell’Atalanta. Poi, in caso di decisione affermativa, dovrà esaminare il caso nel merito. Ma noi abbiamo innanzi tutto eccepito l’inammissibilità».
Avete chiesto al Coni di dichiarare inammissibile il ricorso dei bergamaschi: ma sulla base di quali tesi?
«In quanto l’Atalanta ha richiesto un terzo grado di merito sulla questione: il che è inammissibile, perché al terzo grado del Coni si ricorre solo per motivi di legittimità e non di merito. Invece l’Atalanta ha sviluppato le medesime ragioni già enucleate nei primi due gradi, conclusisi entrambi con il riconoscimento delle nostre tesi».
Fiducia?
«Resto e restiamo assolutamente fiduciosi, assolutamente convinti della bontà del giudicato: sia del giudice sportivo, che accolse il nostro ricorso e riconobbe l’assenza per cause di forza maggiore, sia della Corte sportiva di appello Figc, che respinse il primo ricorso dell’Atalanta. Siamo fiduciosi di poter fare un nuovo en plein, ora, dopo quello della scorsa stagione».
Precedenti?
«Oltre a contestare gli assunti di parte avversa e a eccepire l’inammissibilità del ricorso dell’Atalanta, nelle memorie ho anche richiamato i vari precedenti in materia: primo tra i quali il giudicato di Lazio-Torino della scorsa stagione, che costituisce la stella polare di tutti i procedimenti Covid trattati in questi due anni».
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