Mancini conferma:”Voglio proseguire il cammino in azzurro,ripartiamo con un nuovo ciclo”
Roberto Mancini è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Turchia-Italia, match amichevole che si giocherà martedì sera, a cinque giorni di distanza dalla clamorosa debacle contro la Macedonia del Nord costata la mancata qualificazione ai Mondiali del Qatar.
Il Ct jesino ha confermato la volontà di proseguire alla guida della Nazionale dopo un colloquio con il presidente Gravina:
“Abbiamo parlato col presidente in questi giorni, siamo allineati su tutto. Ora pensiamo a questa partita, poi con calma discuteremo sulle cose da migliorare per il futuro. Bisogna ripartire, ricordando che ci saranno poi in futuro anche gare importanti”.
Jorginho, Immobile e Insigne hanno lasciato il ritiro. La spiegazione di Mancini:
“Io li ho obbligati ad andare via perché se posso fare qualcosa per loro e per i club noi lo facciamo. Non avrebbero giocato, alcuni non erano al meglio fisicamente. Alcuni di loro li ho obbligati ad andare: il Chelsea ci ha mandato Jorginho tre giorni prima, non gli ha fatto giocare l’FA Cup. Anche Florenzi e Politano, non al meglio, li ho rispediti a casa perché non avrebbero giocato. Lorenzo aveva problemi fisici già da prima. Immobile sarebbe andato in tribuna, Mancini e Verratti sì. Insigne al 50% sarebbe andato in tribuna per provare soluzioni alternative”.
Il percorso di qualificazione ai Mondiali:
“E’ inutile stare a trovare spiegazioni. Il nostro gruppo dovevamo vincerlo almeno con due punti di vantaggio sulla Svizzera. A Basilea la partita doveva finire 3-0, in Bulgaria doveva finire in goleada. La squadra ha sempre giocato: può essere stata più imprecisa ma questo è il calcio, le cose ci sono andate storte. La gara di Basilea la ricordate tutti: dovevamo vincere 2-0 stando stretti. Però è così, inutile stare a pensare o a cercare scuse. E’ accaduto ciò che è accaduto, dobbiamo accettarlo”.
Il punto sui primi quattro anni di mandato in azzurro:
“In questi 4 anni abbiamo cercato di fare il massimo di ciò che potevamo fare, cercando di vincere ma anche giocando un calcio diverso. Non è stato solo il mese dell’Europeo, ma un percorso di tre anni dove abbiamo quasi sempre vinto. Anche questa è una cosa positiva e importante, poi nel calcio le cose possono cambiare dalla sera alla mattina ma questo fa piacere”.
Lo sguardo al futuro e alle possibili novità:
“Inseriremo sicuramente ragazzi più giovani, sperando possano avere esperienze importanti nei loro club perché questo è fondamentale. Lavoreremo su questo e vedremo quale sarà la situazione generale”.
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