Juric:”Ci sono delle cose a Torino di cui non voglio parlare,non entro nei vostri litigi”
Ivan Juric in conferenza stampa ha presentato la sfida contro il Venezia.
Che sfida sarà con il Venezia?
“Il Venezia è una squadra piena di talenti, alcuni sconosciuti, ma chi fa calcio li consce. A gennaio hanno cambiato molto, è una squadra ben allenata e lottano per salvarsi per cui è una partita molto difficile. Per noi è un’occasione per ripartire. A Udine abbiamo perso all’ultimo minuto e abbiamo riprendere la nostra strada”
Belotti domani sarà almeno in panchina?
“Sta i primi allenamenti con noi, ma vorrei riavvicinarlo il prima possibile e renderlo partecipe. Il lungo periodo che è stato fuori si vede, vediamo oggi dopo l’allenamento”
Milinkovic-Savic come lo ha visto in questi giorni?
“Non mi aspettavo da parte sua un rendimento così positivo. L’ho visto tranquillo, gli errori fanno parte del gioco e andiamo avanti con lui”
Ricci è pronto per giocare?
“Ricci ha giocato un calcio completamente diverso rispetto a quello che chiediamo noi. Ha cominciato a lavorare ed è normale, secondo me, che trovi difficoltà perché quello che chiedevano all’Empoli era completamente diverso da quello che chiediamo noi. Ci vorrà un po’ di tempo. Per domani vediamo”
Dove sarà posizionata l’asticella a fine stagione?
“Alle volte siamo andati oltre, non pensavo che avremmo giocato su certi livelli. Ho un po’ di rammarico per i punti persi nei finali che sono almeno sei, quando purtroppo abbiamo preso gol quando non ce l’aspettavamo. Ora l’importante è trovare un’identità chiara, senza essere ossessionati e dare il massimo”
Che spiegazione dà per i finali di gara?
“Sono difficili da spiegare. L’atteggiamento della squadra è stato sempre giusto, anche ad Udine non ci siamo chiusi e abbiamo continuato a giocare. Abbiamo subito vari tipologie di gol, per disattenzioni e per altre cose. E’ difficile da spiegare a livello tattico o mentale. Non ho una spiegazione”
Aramu, cresciuto nel vivaio, è un emblema di ciò che poteva essere e non è stato?
“So che è un buonissimo giocatore. Ha fatto un percorso lungo per arrivare in Serie A, a volte c’è troppa fretta nel dare giudizi. I giovani devono avere tempo, noi prendiamo giocatori con i quali non si fa subito il salto di qualità, ma lavorando saranno utili per il futuro. Questa è la cosa giusta da fare per una società come il Toro”
Praet può essere ancor di più integrato nel gioco?
“Tatticamente deve migliorare, deve legarci di più venendo più basso. Preferisce gli spunti, ma lega poco il gioco perché non è nelle sue caratteristiche e deve fare il salto proprio su questo. Deve creare più gioco e non vivere sulle giocate. C’è da lavorare, speriamo che migliori perché per la squadra è fondamentale avere uno che leghi”
Chi può giocare in mezzo al campo visto che domani non ci saranno Mandragora e Lukic?
“Anche Linetty”
Si augura il sostegno del pubblico per domani?
“Qui a Torino ci sono cose di cui non voglio parlare, non voglio entrare nei vostri litigi ed allora evito. Mi concentro sulle partite. Allo stadio l’ambiente è sempre stato positivo, di tutto il resto non voglio parlare”
La concorrenza può essere uno stimolo in attacco?
“Esterni d’attacco non ne abbiamo tanti, abbiamo Brekalo-Piaza e Praet. Adesso abbiamo preso Seck che ha un problema. Ma è un ragazzo veramente giovane, ha prospettiva, ma lo si vede che non ci siamo ancora su certe cose. Non è che abbiamo cinque o sei soluzioni: abbiamo quattro punte centrali e ne basterebbero due, abbiamo cinque centrocampisti e ne basterebbero quattro. Questi sono i ruoli che sono importanti. La concorrenza non è un problema, ma deve servire da stimolo”