Blackstone-Rcs: Cairo prova una mossa e dice no a Berlusconi - IL TORO SIAMO NOI
Blackstone-Rcs: Cairo prova una mossa e dice no a Berlusconi - IL TORO SIAMO NOI
Blackstone-Rcs: Cairo prova una mossa e dice no a Berlusconi - IL TORO SIAMO NOI

Blackstone-Rcs: Cairo prova una mossa e dice no a Berlusconi

Milano Finanza sottolinea come Cairo non sia immobile: a cinque anni dalla conquista di Rcs, l’editore ha azzerato il debito del gruppo. Ma la questione aperte con Blackstone resta una spada di Damocle: per chiudere il Lodo Solferino con Blackstone, Rcs potrebbe ricomprarsi i palazzi milanesi, forte della ritrovata solidità patrimoniale della casa editrice, e con la benedizione di Berlusconi che gli avrebbe proposto la guida di Fi che però Cairo avrebbe declinato.

La conoscenza tra i due affonda le radici all’inizio degli anni Ottanta, quando Silvio Berlusconi aveva da poco iniziato la sua avventura con Fininvest. Era il 1981, solo tre anni prima il Cavaliere aveva acquisito Telemilano 58 e in quell’anno Urbano Cairo ha sostenuto un colloquio di lavoro proprio con Silvio Berlusconi che era in cerca di un assistente personale. Tra i due nacque subito un feeling tanto che, al termine del servizio di leva, Cairo inizia a lavorare per le aziende di Silvio Berlusconi. Il suo primo incarico fu quello di responsabile dell’acquisizione dell’emittente televisiva Italia1, all’epoca posseduta dall’imprenditore Edilio Rusconi. Nel corso del tempo si rafforza il rapporto tra Silvio Berlusconi e Urbano Cairo, che negli anni ricopre svariati ruoli all’interno delle aziende del gruppo Fininvest, fino a diventare direttore generale di Publitalia ’80.

Fonte Milano Finanza