Un brutto Toro cade sul campo dello Spezia
Una partita compatta e bloccata quasi per tutto l’arco dei 90 minuti. La fisicità prevale, ma alla fine a spuntarla è lo Spezia di Thiago Motta grazie ad una perla di Sala che sblocca e decide la sfida con il Torino, apparso troppo timido e uscito sconfitto dal Picco.
Il match non inizia su ritmi alti e ciò in realtà si protrae per tutti i primi 45 minuti di gioco. Lo Spezia prova a fare la partita e in apertura di gara sfiora la rete con Verde in seguito ad un bel guizzo di Nzola, tra i migliori della prima frazione. L’ex Roma non riesce a battere Milinkovic-Savic e spreca di fatto l’unica vera grande occasione del primo tempo. Per il resto l’area di rigore granata ha avuto è stata ospite soprattutto di una battaglia continua tra Nzola e Bremer e di continui inserimenti targati Kovalenko e Maggiore, dove però di fatto non c’è stato nulla di particolarmente concreto. Dall’altra parte davvero poca roba: una traversa in fuorigioco di Belotti ed un’occasione per Singo dopo un’uscita a dir poco incerta di Provedel. Oltre a ciò, tanti, troppi errori di precisione per due squadre che hanno passato gran parte del tempo a disposizione a studiarsi, facendo emergere soprattutto il timore di scoprirsi e di prendere gol. Così facendo, la prima frazione non poteva che terminare 0 a 0.
Nella seconda frazione i ritmi non cambiano e con essi neanche il copione della partita. A gestire il possesso e a condurre il gioco è sempre lo Spezia di Thiago Motta, sicuramente più desideroso di sbloccare la partita rispetto ad un Torino troppo timido e compatto. Nzola inizia a prevalere fisicamente su Bremer, Verde e Maggiore si accendono e offrono un buon apporto in attacco e alla fine il gol arriva: Kovalenko lavora brillantemente una palla che poi serve per Sala, il numero 7 bianconero senza pensarci troppo lascia partire un siluro che trafigge Milinkovic-Savic e sblocca il risultato. Un vantaggio meritato che viene gestito poi con lo scorrere del cronometro: gli spezzini non rinunciano ad attaccare e a colpire in contropiede, il Torino continua però a lasciare non tantissimi spazi, non concretandosi forse come avrebbe dovuto sulla fase offensiva. L’occasione più importante del secondo tempo dei granata capita sui piedi di un lesto Sanabria che però non concretizza.
Le assenze di oggi hanno evidenziato, nel Toro di Juric, una mancanza di qualità che a tratti è parsa clamorosa. Errori elementari, mancanza di idee, nessuna inventiva sono gli ingredienti di un ko quasi annunciato, e poco importa che i padroni di casa, per vincere, abbiano dovuto trovare il gol della domenica con Sala, lasciato comunque troppo libero di mettersi la palla come voleva e calciare da una marcatura quasi assente di Baselli. La reazione granata non c’è stata, se non su un’invenzione di Sanabria, ed anzi le occasioni migliori, a conti fatti, sono proprio della squadra di Thiago Motta, con i granata che hanno dilapidato un nunero non indifferente di calci piazzati. Un esame sbagliato insomma, per una squadra che ancora non sembra in grado di rialzarsi definitivamente dal crollo delle ultime due stagioni.