Coppitelli commenta la sconfitta nel derby:"Il pari era più giusto" - IL TORO SIAMO NOI
Coppitelli commenta la sconfitta nel derby:"Il pari era più giusto" - IL TORO SIAMO NOI
Coppitelli commenta la sconfitta nel derby:"Il pari era più giusto" - IL TORO SIAMO NOI

Coppitelli commenta la sconfitta nel derby:”Il pari era più giusto”

Ai microfoni di Torino Channel ha parlato il tecnico della Primavera granata Federico Coppitelli, dopo il derby perso di misura contro la Juventus.

‘Non ho grande rammarico per la partita di oggi. Quando giochi con squadre così forti devi fare qualcosa di speciale, a volte gli episodi fanno la differenza. Con le prime della classe abbiamo sempre fatte delle partite giuste, quindi siamo a credito di qualche punto. Ora vediamo contro la Sampdoria. Un gruppo di ragazzi come il nostro non esce mai dalla partita e le loro qualità sono importanti. Mercoledì poteva girare diversamente la partita’.

“Probabilmente sì, il pari sarebbe stato meritato. Quando giochi contro la Juve, tra le prime in classifica, e il loro portiere è il migliore in campo hai finito la disamina. Non ti puoi rimproverare niente, quando fai una prestazione così. A volte gli episodi possono giocarti bene, altre volte male. Non è stata una prestazione solo di spirito ma anche di organizzazione. Abbiamo fatto una partita da Toro. In questi giorni abbiamo ricevuto tanti attestati di stima, la possibilità di salvarci direttamente era impronosticabile all’inizio. Io ci ho sempre creduto, anche quando abbiamo perso 4-0 con l’Empoli. E’ un gioco relativo ormai, è una partita tra noi e il Bologna. Ho sperato che non si facesse il playout, se dovesse essere lo faremo”.

“Quando sono arrivato qui ho detto che le squadre che sarebbero venute qui a giocare avrebbero dovuto andarsene tristi per il risultato e veloci, per salire sul pullman e non tornare più. Poi da quando sono qui non ho mai fatto il gioco dei ricchi contro i poveri, non faccio il commercialista, non mi interessa quanto hanno speso. Certo, bisogna tenere in considerazione il livello dei giocatori. Loro con tre passaggi potevano arrivare in porta. Era la trappola perfetta per prendere un’imbarcata: in tre giorni, a 100 gradi, contro una squadra forte… Dispiace sempre fare i conti con questi calendari. Dico solo questo: ma davvero bisogna giocare a mezzogiorno del 13 giugno? E cosa ci vuole a giocare le partite in contemporanea? Un piccolo vantaggio ce l’ha chi gioca dopo. Tutti i cambi che ho fatto li ho fatti per disidratazione, e se ci togli Karamoko a noi togli un bel pezzettino. Non mi sembra molto regolare tutto questo”.