Tuttosport: Belotti,il cuore dice Toro.Ora tocca a Cairo - IL TORO SIAMO NOI
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Tuttosport: Belotti,il cuore dice Toro.Ora tocca a Cairo - IL TORO SIAMO NOI

Tuttosport: Belotti,il cuore dice Toro.Ora tocca a Cairo

In tanti, quando le cose si sono messe particolarmente male, e nell’ultimo periodo non è capitato di rado, si sono chiesti senza troppi giri di parole che cose Belotti facesse ancora nel Toro. Una domanda legittima, visto che non è scontato far stare assieme il centravanti della Nazionale, un calciatore che in campionato va in doppia cifra da sei stagioni a questa parte, con una società che al di là di un paio d’annate illusorie terminate con l’approdo in Europa, fin qui ha per lo più lottato per non retrocedere. Nella risposta, nel perché Belotti è ancora al Toro e nel perché è possibile che ci resti al di là della scadenza contrattuale per ora fissata nel 2022, ci sono dei sentimenti che rendono speciale il rapporto tra il club granata e il Gallo. Una relazione che ha vissuto le sue turbolenze, come quando, dopo la stagione di grazia 2016/17 chiusa con 26 gol in campionato, le notti di Belotti hanno iniziato a restringersi per ore dedicate al sonno, visto quel pensiero ricorrente a un certo punto divenuto martellante che lo conduceva a Milano. Già, sponda rossonera, in quel club per lui pure speciale e che la prossima estate potrebbe tornare alla carica, per assicurarselo.

E’ proprio il Milan, uno degli ostacoli che si oppone alla prosecuzione del matrimonio tra il centravanti e il Torino. A gennaio a Pioli è stato consegnato Mandzukic, e con Ibrahimovic che il 3 ottobre compirà 40 anni è implicito che l’acquisto di una punta si renda ora necessaria, nel Milan. Che avrebbe buon gioco, su Belotti, se i granata dovessero culminare questa stagione con la retrocessione. A quel punto Cairo non avrebbe chance di prolungare col Gallo, destinato ad accogliere le avances del Milan, o di uno tra gli altri club che in Italia o all’estero lo seguono da vicino (si va dall’Inter a Roma e Napoli, dall’Atletico Madrid a un paio di club inglesi). Evitare la B, e costruire attorno al numero 9 una squadra che abbia per orizzonte la partecipazione una tantum alle coppe europee, è il passaggio ineludibile che tocca al presidente, per tentare la strada del prolungamento con l’attaccante.

Fonte Tuttosport