Tony Dorigo skock:"Al Toro ci chiesero di truccare una partita" - IL TORO SIAMO NOI
Tony Dorigo skock:"Al Toro ci chiesero di truccare una partita" - IL TORO SIAMO NOI
Tony Dorigo skock:"Al Toro ci chiesero di truccare una partita" - IL TORO SIAMO NOI

Tony Dorigo skock:”Al Toro ci chiesero di truccare una partita”

La verità shock di Tony Dorigo.

L’ex difensore inglese vestì la maglia del Torino nella stagione 1997/98 collezionando 30 presenze e mettendo a segno 2 reti. Quell’esperienza in Piemonte lo segnò profondamente, dal suo racconto infatti emergono episodi incresciosi concernenti un’ipotetica partita truccata. Il Torinoin quella stagione militava in Serie B e al termine della stessa arrivò quinti in classifica e non potè festeggiare di conseguenza la promozione in A (accedevano in massima serie le prime 4). A distanza di 23 anni il calciatore di origini australiane, nel corso di un’intervista concessa al ‘The Guardian’, ha rivelato particolari scottanti in merito a una gara che i suoi giocarono durante quel campionato.

“Ricordo che dovevamo disputare ancora sette o otto partite, una di queste in cui giocai fu truccata. Siamo scesi in campo per il pareggio. I proprietari di allora entrarono negli spogliatoi il venerdì prima della partita e ci dissero che avremmo dovuto pareggiare quella gara. Pensavo che il mio italiano non fosse troppo buono, perchè avevo sentito uno di loro dire: ‘pareggeremo’. Pareggeremo? Non può essere vero, pensai. Dopo qualche minuto ho realizzato che era tutto vero, infatti i dirigenti cominciarono a chiedere a ogni giocatore se fosse o meno d’accordo. Incassarono tanti ‘si’ fino a che non arrivarono a me che risposi negativamente. Tutti iniziano a ridacchiare e a dirmi ‘pazzo inglese’. Ero disgustato, davvero. Avremmo dovuto giocare contro una squadra che era a metà classifica e non aveva nulla per cui giocare, stavamo lottando per la promozione in A e avevamo un ottimo record casalingo. Non capivo”.

“I miei compagni ridevano tutti di me, perché ero io quello sciocco. Non era normale che quel genere di cose accadessero, è stato sbalorditivo. Non è stata una bella esperienza. I giocatori hanno iniziato a fermarsi, qualcuno aveva il raffreddore, la madre di qualcuno è morta e in seguito è resuscitata. Sono arrivato al punto in cui mi hanno chiesto di giocare come terzino destro, perché non avevamo a disposizione un destro. È iniziata la partita e noi sbagliammo un paio di occasioni in modo ridicolo. I tifosi iniziarono a fischiare, come se avessero capito. A metà tempo ho detto: ‘Senti, mi dispiace davvero, sto lottando per giocare questa partita, il mio tendine del ginocchio è dolorante’, e mi hanno sostituito. Cerco di dimenticare quel genere di cose perché non erano nel mio DNA”.