Sky:”Preoccupazione UEFA per le squadre italiane”
La Uefa è preoccupata per le sorti del calcio italiano. A Nyon, nelle ultime ore, hanno avvertito chiaro un rischio: con le recenti richieste del Comitato Tecnico Scientifico alla Federcalcio, fra cui la quarantena per tutto il gruppo squadra in caso di positività di un calciatore – regola per adesso valida per gli allenamenti, ma è facile intuire che verrà estesa all’eventuale ripresa delle competizioni – le italiane rischiano di non portare a termine neanche la stagione di coppa, che la Uefa sta facendo di tutto per preservare. Atalanta, Juventus e Napoli sono ancora in corsa in Champions League, Inter e Roma in Europa League. Senza contare il percorso ad ostacoli facilmente prevedibile anche per l’Italia di Mancini attesa a settembre dai primi impegni in Nations League, e questo è un altro punto caldo. Se tutte le grandi federazioni europee – spinte dai rispettivi governi – andranno in una direzione, e la Federcalcio sarà costretta dagli scienziati del Governo a frenare in quella opposta, fino a quando non ci sarà una sorta di rischio zero per i giocatori, il calcio italiano rischia l’isolamento dal resto d’Europa. Nazionale compresa, almeno con la situazione di oggi.
Ecco perché assume un’importanza sempre maggiore l’imminente riunione fra Conte e i numeri 1 di Federcalcio e Lega, Gravina e Dal Pino. Insomma, molto ruota intorno alle scelte del Premier, mentre quelle della Premier – intesa come campionato inglese – porteranno all’isolamento dei calciatori contagiati e non di tutta la squadra. Sulla scia di quanto accade in Germania.
Restando al protocollo italiano, ne ha parlato il Consiglio di Lega, senza trarre alcuna conclusione. Il concetto è: “Aspettiamo quello definitivo”. Se ne sta per riparlare anche in Assemblea. E proprio in queste ore la Federcalcio sta consegnando al Comitato Tecnico Scientifico il protocollo aggiornato, dopo le recenti richieste. A proposito del Comitato Tecnico Scientifico: a molti non è piaciuto quanto scritto nero su bianco nell’ultimo verbale dove, al punto 1, si parlava di “documentazione inizialmente fornita dalla Figc largamente lacunosa e imperfetta”.