Calciopoli non finisce mai: Giraudo presenta ricorso
Lo scorso anno, la Cassazione, dopo il Tar e il Consiglio di Stato, avevano bocciato il ricorso di Antonio Giraudo, ex amministratore delegato della Juventus, a seguito del caso Calciopoli. Intanto, adesso, come riportato dalle notizie dell’ultim’ora, Giruado non si arrende e continua la sua battaglia. L’ex dirigente presenta come fece Moggi nel 2013, ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Lo scorso anno è stata confermata la condanna all’ex dirigente bianconero. All’età di 74 anni però non molla. Come riportato da Il Corriere della Sera, infatti, ha deciso di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo per la sentenza che lo riguarda in prima persona su Calciopoli. Per Giraudo, l’Italia avrebbe violato l’articolo 6 della Convenzione, quello che garantisce l’accesso a un tribunale precostituito per legge e il diritto ad un giusto processo. Gli avvocati dell’ex amministratore delegato della Juventus avevano avuto soltanto 7 giorni per preparare la difesa del proprio assistito al processo. Calciopoli non è quindi ancora finita, a distanza di quasi 14 anni. Ora tocca dare la sentenza a la Corte europea dei diritti dell’uomo sul processo. A provarci ed appellarsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo fu anche Luciano Moggi, nel 2013, per l’ex ds della Juve c’erano però diverse motivazioni.