Longo:"Filadelfia aperto il più possibile e voglio vedere la garra da Toro" - IL TORO SIAMO NOI
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Longo:"Filadelfia aperto il più possibile e voglio vedere la garra da Toro" - IL TORO SIAMO NOI

Longo:”Filadelfia aperto il più possibile e voglio vedere la garra da Toro”

Moreno Longo

Il nuovo allenatore granata: “Arrivo con grande entusiasmo in una piazza che mi ha dato tanto, ringrazio Cairo per l’opportunità. Dovrò essere bravo a riaccedendere cuore e stomaco dei ragazzi. Belotti e Zaza insieme? Sono una grande risorsa dipenderà da loro. Parlerò con Verdi”

“Ringrazio il presidente Cairo e tutta la società per questa opportunità che ho colto senza esitare: percepisco la possibilità di poter fare un ottimo lavoro”. Queste le prime parole di Moreno Longo da nuovo allenatore del Torino. L’ex tecnico del Frosinone, che ha rescisso il contratto con i giallazzurri e preso il posto di Walter Mazzarri, è stato ufficialmente presentato in conferenza stampa: “Torno qui con grande entusiasmo, in una piazza che mi ha dato e ci siamo dati tanto. Sono stati qui quasi 30 anni, ho un trascorso importante che mi dà quel senso di appartenenza maggiore per raggiungere gli obiettivi che con la società proveremo a raggiungere. Comincerò a lavorare dalla testa, dobbiamo pensare positivo e ad approcciare con grande coraggio e autostima già dall’allenamento di oggi. E’ una rosa che deve dimostrare le qualità che ha e che ultimamente non ha espresso. Il livello di ogni singolo giocatore deve tornare ad essere a ciò che aveva abituato”.




L’ambiente granata è esasperato dalle ultime imbarazzanti prestazioni: “E’ una tifoseria che conosco bene, so quanto può dare come contibuto. Mi auguro che il mio arrivo ricrei un clima positivo. Sono consapevole che dobbiamo essere noi a trascinarli e ad alimentare l’entusiasmo con prestazioni all’altezza. Anche il tifoso in questi quattro mesi dovrà stringerci per darci una mano e per cercare di sovvertire una stagione che può ancora dare tanto”. Longo parla poi del suo contratto: “L’accordo è fino al 30 giugno, lo abbiamo trattato insieme in maniera serena; un’eventuale prolungamento si discuterà in base a ciò che ci scambieremo a vicenda. La mia priorità non è il futuro, ma il presente: con il lavoro quotidiano mi auguro di garantirmi una possibilità”.

“Filadelfia il più possibile aperto”

Sulla gestione degli allenamenti: “Per quanto sarà possibile, e spero di poterlo fare per più giorni settimanali, il Filadelfia vorrei tenerlo aperto. E’ un gesto per alimentare la positivià intorno alla squadra e per farci star vicini i tifosi. Poter vedere gli allenamenti è una cosa importante, io sono cresciuto con quel piazzale e so cosa vuol dire poter chiacchierare di Toro al Filadelfia”. C’è chi paragona il ritorno di Longo all’ovile a quello di Simone Inzaghi alla Lazio: “E’ una parentesi molto positiva per ciò che ha costruito, quando andai a Vercelli lui stava andando a Salerno. Poi fu abile a sfruttare la sua opportunità. Può essere un esempio positivo, ma io penso solo a sfruttare al mio la mia possibilità. Ciò che non mi manca di certo sono le motivazioni”. Sulla Primavera: “Sono i nostri giovani, cercherò di valutarli e osservarli. Sono il nostro serbatoio, arrivo da lì e so come funziona. Il settore giovanile è importante, ci sono possibilità concrete di portare giocatori in prima squadra e se ci sarà l’opportunità non esiterò a dare chance a qualche ragazzo”. Le ultime uscite sono state sconfortanti: “Sono state sconfitte pesanti per una squadra con queste qualità: le partite si possono perdere, ma sono venute meno le reazioni. Dovrò essere bravo a riaccedendere cuore e stomaco per far sì che certe cose non accadano più. Da sabato vogliamo esprimere una prestazione con la garra, come impone questa casacca. Spero di essere nelle condizioni di fare una volata nel finale di campionato”.






Si parla poi di moduli: “Io sono nato con la difesa a quattro, ma un allenatore deve mettere nelle condizioni migliori i giocatori per potersi esprimere. A Vercelli fui costretto a cambiare dalla difesa a 3 a quella a quattro e iniziò un percorso positivo che ci portò alla salvezza. A Frosinone ebbi Ciano con Ciofani e Dionisi e nacque il 3-4-1-2, era normale volerli mettere tutti in campo. Io sono un allenatore che ciò che determina il modo di pensare di fare sono le caratteristiche dei giocatori. Il Toro è costruito per giocare a 3 dietro, ma ci sono giocatori che si possono adattare a quattro come De Silvestri o come Ansaldi, magari un po’ meno Aina. Ma abbiamo tante possibilità”. Sulla difficoltà di entrare col campionato al giro di boa: “Devi avere il dono della sintesi, dare i concetti dai quali trarne più benefici e mettere i tasselli per poi evolvere altre situazioni. Questa è una settimana con soli quattro giorni prima della partita: darò le direttive più importanti. Singoli? Tutti devono sentirsi sulla corda e per poter scendere in campo la domenica. Dovrò monitorare tutto e mandare in campo chi darà i segnali migliori. Chi non gioca ha bisogno della stessa importanza di chi gioca perché altrimenti perdono fiducia”. Longo viene da un anno intero di stop: “E’ stato particolare, non mi era mai capitato. Ho cercato di aggiornarmi per non fermarmi con le idee e con la testa. Ringrazio tutte le persone che hanno cercato di darmi opportunità che per svariati motivi non sono andati a buon fine. Aspettavo la situazione che accendesse il mio stomaco per poter trasmettere le mie sensazioni ai miei giocatori”. Tornare al Toro era il sogno nel cassetto dell’allenatore piemontese: “Se n’è sempre parlato, soltanto il destino poteva sapere quanto sarebbe capitato. Me la sono sempre sentita nell’ambiente del Toro: mi dà grandi emozioni, ma devo rimanere freddo e distaccato perché si parla di lavoro. Devo essere concreto e lucido per fare tanto lavoro. Il mio staff? Si sono aggiunti Nava preparatore atletico e Migliaccio vice. Eredito Di Sarno, Busolin e Solustri che faranno parte dello staff con Corradini match analyst. Alcuni di loro hanno lavorato con me in Primavera, non ho esitato un attimo a coinvolgerle”.

“Belotti e Zaza possono giocare insieme”

A Longo spetterà il compito di sfruttare due bocche da fuoco come Andrea Belotti e Simone Zaza: “Sono una grande risorsa, sono due giocatori di grandissimo livello e se mi faranno vedere di poter coesistere potranno essere utilizzati insieme. Dipenderà da loro, a me piace giocare con due attaccanti. Edera e Millico? Se sono qui, è perché se lo sono meritato. Sanno che dovranno dimostrare di poter valere questa maglia, sanno che c’è un allenatore che non esiterà a metterli in campo: spetta a loro guadagnarsi l’opportunità”. Alcuni tifosi hanno chiesto via internet a Longo di non accettare la panchina del Toro per non bruciarsi: “Non ho risposto a nessuno perché è stato tutto troppo veloce. Il nostro lavoro è fatto di grandi responsabilità, ogni situazione è pericolosa. Vedete cosa è successo a Giampaolo e Di Francesco, per parlare di giovani che fanno exploit. Fila aperto oggi? No, dovremo presentarci alla squadra e chiacchierare tra di noi: non ci sono le condizioni per farlo. Ma da domani sarà aperto”. Su Verdi, pagato 25 milioni e finora un flop totale: “Simone ha grandissimi mezzi, qualità straordinarie e calcia sia di destro che di sinistro, non ce ne sono tanti in giro. Partendo defilato e accentrandosi può rendere al meglio, ma voglio parlare con lui e vederlo durante la settimana”.

Il Torino, sul sito ufficiale, ha reso noto lo staff tecnico che collaborerà con il neo allenatore granata Moreno Longo. Ci sono alcuni nuovi ingressi, come Dario Migliaccio, storico vice del nuovo allenatore del Toro, visto che è stato il suo allenatore in seconda anche alla Pro Vercelli ed al Frosinone, ovvero nelle ultime due esperienze in panchina di Longo. Altra new entry è il preparatore atletico Paolo Nava, che ha lavorato con Longo a Frosinone. Sono stati confermati invece il preparatore dei portieri Di Sarno ed i preparatori atletici Enrico Busolin e Paolo Solustri, così come il match analyst Fabio Corradini. Sono dunque due i componenti nuovi dello stafc tecnico che Longo ha deciso di portare con se.