Mazzarri ha stilato la lista dei partenti,parola d’ordine: sfoltire la rosa
A gennaio si sfoltirà, la politica del club è chiara: infatti, 27 giocatori in rosa sono troppi secondo il tecnico toscano. A maggior ragione con un’unica competizione da affrontare, anche perché la coppa Italia dei granata comincerà soltanto il prossimo 15 gennaio. In cima alla lista dei partenti ci sono tre ragazzi cresciuti nel settore giovanile: Edera, Parigini e Millico, tutti attaccanti chiusi dai big già presenti nel reparto. Per il primo e il terzo si cercherà una soluzione in prestito, per il classe ’96, invece, il quale ha il contratto in scadenza a giugno 2020, si proverà a monetizzare, anche se sarà impresa ardua. E poi, tra gli altri, si aspetteranno le offerte migliori: e non è detto che, alla fine, non ci sia qualche addio a sorpresa. A caccia di offerte – Tra questi c’è Bonifazi, partito benissimo come minutaggio e prestazioni ma poi escluso da Mazzarri. Il ragazzo vuole giocare, il suo procuratore sta valutando più ipotesi: tra il prestito o la cessione definitiva, il centrale classe ’96 può salutare Torino, nonostante là dietro sia stato uno dei migliori. Nella situazione di Parigini c’è anche De Silvestri, superato nelle gerarchie degli esterni da Aina e Ansaldi. Il rinnovo del laterale sembrava una formalità, invece così non è: Bologna e Atalanta continuano a chiedere informazioni, la scadenza a giugno del suo contratto porterà il presidente Cairo e il ds Bava ad ascoltare le proposte che arriveranno dalle parti di via Arcivescovado. Infine, il capitolo legato agli attaccanti: a parte i tre giovani, nessun giocatore è sul mercato. O meglio, la società non vorrebbe cedere nessuno. Di fatto, però, vale sempre il solito discorso: se arriveranno delle offerte, sicuramente verranno ascoltate. E’ il caso di Berenguer, che sperava di trovare più spazio ed è sempre monitorato da diversi club di Liga, e di Iago Falque, il quale è ancora fermo in infermeria e rientrerà tra un mesetto circa. Non sono sul mercato, però se qualcuno si facesse avanti ci si siederebbe attorno a un tavolo per parlarne. E vale lo stesso anche per Zaza: attualmente non ci sono grandi movimenti attorno all’ex Valencia, ma se qualcuno dovesse bussare alla porta di Cairo si ascolterebbe l’eventuale proposta.