Verdi:”Facile scegliere il Toro”
Conferenza stampa per Simone Verdi, nuovo acquisto del Torino di Urbano Cairo: “Ringrazio il presidente, so dello sforzo che ha fatto per prendermi – ha esordito Verdi – Ancelotti a un certo punto non voleva più vendermi perché pensava che sarei potuto essere un valore aggiunto per il Napoli, il presidente Cairo non ha però mollato e ora sono qui. La società è cambiata molto da quando sono arrivato per la prima volta, ha fatto dei passi da gigante. Basta guardare il Filadelfia. Nello spogliatoio ci sono tanti ragazzi che conosco e so che mi aiuteranno a integrarmi. Conosco anche i tifosi, so che sono molto passionali”.
“Scegliere il Torino è stato molto semplice. L’allenatore e il presidente mi hanno voluto con insistenza, quando una società ti vuole così fortemente è facile scegliere di restare qui. L’anno scorso i miei compagni hanno fatto una seconda parte di stagione molto importante e hanno guadagnato sul campo la qualificazione all’Europa League, purtroppo poi non è andata benissimo”.
“Con Mazzarri ho parlato ieri per mezz’ora prima dell’allenamento, mi ha fatto vedere che movimenti vuole che io faccio in campo. Abbiamo un attacco molto forte, possiamo giocare in vari modi, con il 3-4-3, il 3-4-1-2 o il 3-4-2-1”.
“Se ho obiettivi per quanto riguarda il numero di gol? No, non mi piace parlare di numeri. Mi sembra anche brutto di parlare di obiettivo personali, l’obiettivo collettivo è più importante di tutti. Se si raggiunge è più facile raggiungere anche agli obiettivi personali, certo che tra i miei c’è anche quello di tornare in Nazionale. Per riuscirci devo però lavorare in un certo modo in allenamento e riuscire a fare poi bene la domenica”.
“Non ho mai temuto che la trattativa non sarebbe andata a buon fine, quando l’accordo è stato trovato ho preso un treno da Bologna, ero a casa della mia fidanzata, e sono andato a Milano per firmare”.
“Ho fatto un test fisico questo mattina, a livello fisico non sono al top, perché arrivo da un anno in cui ho avuto qualche problema. Dal 6 luglio però ho lavorato con la squadra, mi mancano i minuti delle partite che alla fine è l’allenamento più importante. Quando si cambia squadra il rischio è di avere problemi fisici, ma qui c’è uno staff molto preparato, ho già parlato con tutti. Il mio obiettivo ora è di arrivare fra qualche settimana a lavorare con tutta la squadra”.
“Zaza, Belotti, Millico sono tutti giocatori bravi. Gli unici con dei ruoli un po’ più definiti sono Belotti e Zaza, poi siamo tutti degli esterni, trequartisti. Vedrà il mister in che ruolo poi farmi giocare, io sono a disposizione del mister”.
“Perché ho scelto il 24? E’ il giorno di nascita della mia fidanzata, sono molto legato a questo numero”.
“Rispetto a quando sono arrivato qua la prima volta sono cambiato totalmente. Avevo 19 anni, in questi anni ho incontrato una ragazza che mi ha cambiato, sono diventato più uomo. Ora la Play Station non so neanche dove sia, mi piace vedere film, leggere, girare e conoscere posti nuovi. Sono maturato molto rispetto a qualche anno fa, ora sono diventato un uomo”.
“Nel calcio ho molto estimatori. Anche Ventura, che al Toro mi faceva giocare poco, quando parla di me nelle interviste dice che ha sempre creduto in me. Mi ha anche chiamato in Nazionale. Non ho rivincite da prendermi nei confronti di nessuno, non sono una persona che porta rancore”.