Cairo:"Il Toro è vivo,dopo 70 anni c'è tanto amore ed emozione" - IL TORO SIAMO NOI
Cairo:"Il Toro è vivo,dopo 70 anni c'è tanto amore ed emozione" - IL TORO SIAMO NOI
Cairo:"Il Toro è vivo,dopo 70 anni c'è tanto amore ed emozione" - IL TORO SIAMO NOI

Cairo:”Il Toro è vivo,dopo 70 anni c’è tanto amore ed emozione”


Il presidente granata: «Toccante vedere le tombe di alcuni giocatori che hanno fatto la storia e sono scomparsi così giovani. Lo striscione dei tifosi bianconeri? Gesto che fa piacere, bisogna onorare la memoria dei caduti. Derby? Non abbiamo vinto per la prodezza di Ronaldo, ma siamo lì»

“Sicuramente il ricordo è molto vivo, stamattina c’erano migliaia di tifosi granata che hanno voluto essere qui al cimitero monumentale dove ci sono le tombe di alcuni dei calciatori del Grande Torino: è stato un momento bello e toccante”. Così il presidente del TorinoUrbano Cairo, nel 70esimo anniversario della tragedia di Superga: “Quando vedi la giovane età di alcuni loro non puoi non commuoverti. Il fatto che dopo 70 anni dalla tragedia ci siano ancora così tante persone qui, senza tralasciare il museo del River, la Fiorentina o il Benfica, dimostra il segno di un ricordo molto vivo di campioni che hanno fatto la storia del calcio, oltre ad essere grandi uomini. Non è un ricordo vivo solo per i tifosi del Torino, ma anche per tutti i tifosi di calcio e non italiani che avevano nel cuore una squadra che ha fatto la storia e che purtroppo così giovane è scomparsa nella tragedia di Superga”.

“Lo spirito nel derby di ieri? Sicuramente si, è stata una bella partita e non l’abbiamo vinta per un soffio, ma Ronaldo ha fatto un gesto tecnico notevolissimo, un gran gol. Ma il Toro è lì, c’è, mancano tre partite e dobbiamo continuare a giocare in questo modo, dando il 120% senza sentire il peso di questo tipo gare: sarebbe un segno di grande maturità e crescita per i calciatori, grazie ad un gruppo molto unito e ad un tecnico come Mazzarri che ha trasmesso qualcosa in più. Guardando le formazione del Grande Torino, dal ’42 al ’49, ho notato che è diventata una grande squadra mantenendo la sua ossatura e aggiungendo uno o due calciatori ogni anno, non di più: quindi noi dobbiamo tenere tutti i migliori aggiungendo qualcosa ogni anno. La chiave per il successo è la continuità. Lo striscione dei tifosi juventini? E’ normale ma fa molto piacere. Bisogna onorare la memoria dei caduti di Superga e ieri, quando ho visto lo striscione, ne sono stato felice. Quando succedono disgrazie simili, bisogna rapportarsi in questo modo a prescindere dalla squadra che si tifa – conclude Cairo -“.