8 novembre 1976:ci lasciava Giorgio Ferrini
Quarantadue anni ci la lasciava Giorgio Ferrini, l’ultimo grande anello delle tragedie granata. Insieme al Grande Torino e a Gigi Meroni, nell’olimpo del Toro c’è spazio per chi ha vissuto questi colori più di tutti, e non poteva essere altrimenti.Ferrini ha incarnato più di chi chiunque altro l’essenza e il tremendismo granata.
Cinquecentossesantasei presenze, il capitano dei capitani, Ferrini dopo aver ereditato la fascia da Enzo Bearzot la portò sempre al braccio per dodici anni di fila, prima di dire addio al calcio nel 1975, l’anno prima di vivere l’annata dello scudetto in panchina come vice di Gigi Radice. Ma il destino crudele era pronto per strappare al Toro anche la sua ultima grande bandiera: a fine agosto del 1976 Ferrini fu colpito da una prima emorragia cerebrale dalla quale sembrò rimettersi, ma il 17 ottobre una ricaduta lo portò al coma dal quale non si risvegliò più. Come tutti gli eroi della storia granata, Ferrini morì giovane, a 37 anni, consegnando il suo nome al mito.