“La Rivoluzione del Mondo” con le vecchie glorie granata in onore di Emiliano Mondonico
La «Rivoluzione del Mondo» fa il pieno di spettatori. Questo il nome della serata a Rivolta d’Adda per l’intitolazione del campo da calcio oratoriano allo scomparso Emiliano Mondonico.
Rivolta scende in campo per Emiliano Mondonico. Sul terreno di gioco, le vecchie glorie di Torino e Atalanta in un triangolare con l’Approdo (associazione per il trattamento delle dipendenze) per onorare la memoria dell’allenatore. Al termine del torneo, l’intitolazione del campo dell’oratorio Sant’Alberto al mister sulle note di «Onda Nomade» e i «Three Bigul». Tante le partecipazioni all’evento, che ha coinvolto non solo le realtà rivoltane, ma anche ospiti venuti da lontano. La manifestazione è stata organizzata dalla Fondazione Mondonico con la collaborazione dell’oratorio e dell’Amministrazione comunale.
In tanti hanno preso la parola per ricordare il Mondo. Un uomo alla mano, umile e stimolante. La figlia Clara sottolinea un particolare: “Al Centro Sportivo di Valbrembo sabato scorso per il Memorial Mondonico organizzato dalla Passione di Yara si sono sfidati i tifosi ultrà di Atalanta e Torino. E non è facile per ragazzi che normalmente hanno una rivalità forte ritrovarsi uniti per il Mondo, non è la prima e non sarà l’ultima volta che accade. Io sarò sempre dalla parte di questi ragazzi”, ricorda Clara Mondonico che aggiunge: “Tra l’altro quel torneo l’Atalanta l’ha vinto ai rigori, ma al di là della battuta per sdrammatizzare la delusione dell’eliminazione europea non dimentichiamo quello che ha fatto e continuerà a fare l’Atalanta in questi anni, per i risultati che ha ottenuto e anche per starci vicino”.
Non è nemmeno un caso che il campo di Rivolta sia dedicato al Mondo: “Papà ha fatto veramente tanto per i ragazzi degli Oratori, non si è mai tirato indietro, quando allenava e quando ha smesso. Perciò è giusto che il campo dell’Oratorio sia dedicato a lui e vorrei che i genitori potessero raccontare ai loro figli che il Mondo era un grande uomo”.
Qui, Mondonico ha dato i primi calci al pallone e indirizzato tanti giovani sulla medesima strada. «Come allenatore, riusciva a tirarti fuori il massimo. Anche con quelli più difficili, come me – ha ricordato commosso Ruben Garlini – Dopo l’esperienza sportiva, l’ho conosciuto come persona. Un grande uomo dentro e fuori dal campo»
Sono sette le vecchie glorie che hanno partecipato al triangolare. «Abbiamo fatto tre diverse esperienze insieme, con tre diverse squadre – ha commentato Gigi Lentini, occupato con gli autografi e le foto dei fan – Mi ha dato tutto quello che poteva darmi». L’ala destra di Milan, Atalanta e Torino era come un figlio per Mondonico. Presenti inoltre Bruno, Annoni e Daniele Fortunato che non ha trovato parole: «Non so che dire. Era un amico, prima di tutto. Un grande amico».