“Per me Belotti non parte”,le parole del DS
“Noi l’anno scorso siamo andati dietro a delle dichiarazioni fatte da Sinisa (Mihajlovic, ndr) che è un allenatore istintivo. Credo che i proclami servano a poco e quest’anno siamo partiti a fari spenti, stiamo dietro ora a un allenatore che ha una mentalità operaia. Il mercato del Torino non è comunque finito, cercheremo di portare al tecnico qualche giocatore funzionale. Per ora è successo ben poco in generale, anche a causa del Mondiale. Ma credo che negli ultimi 10 giorni avverrà l’imponderabile, con operazioni last minute che possono essere quelle più importanti. Noi non dobbiamo farci prendere dagli isterismi di mercato”.
Un tema caldo del mercato è la possibile partenza di Niang: “Ha fatto un ottimo Mondiale e ha estimatori. Poi, conta la volontà del giocatore per fare certi tipi di valutazione. È arrivato da poco, si allena e se avrà voglia di confrontarsi da qualche altra parte non glielo precluderemo. Ma devono esserci richieste che soddisfino il Torino, vista la spesa fatta un anno fa”.
Sul centrocampo che sembra un porto di mare con tanti giocatori con le valigie in mano e molti altri in dirittura d’arrivo come Krunic: “L’ho seguito anche da vicino. Buon giocatore, duttile, può stare in Serie A e ho messo nel mio taccuino. Ma adesso ho tanti centrocampisti. Obi ha delle richieste, così come Acquah. E stiamo valutando anche Valdifiori”.
Alla fine però, il bomber è sempre l’argomento più spinoso: “Belotti resta al Torino al 100%? Al 100% non lo posso dire, non sarebbe corretto. Per me non parte. Magari non ci sono più io e lo vende qualcun altro. Non si può dire nella vita”. Baselli resta?: “Non ho avuto richieste importanti”. Sullo spirito Toro: “La fede del Toro è una cosa che non puoi capire se non la vivi. Da calciatore sono stato poco e non l’ho capita, ma da direttore è diverso. Ed è una cosa che si tramanda già nel settore giovanile”.