La lettera a Urbano Cairo - IL TORO SIAMO NOI
La lettera a Urbano Cairo - IL TORO SIAMO NOI
La lettera a Urbano Cairo - IL TORO SIAMO NOI

La lettera a Urbano Cairo

Egregio dottor Urbano Cairo,
 
Si avvicina una data per noi granata Sacra e, da quello che si legge sui social, molti, me compresa, preferirebbero non vederla al Colle. Provo a spiegarle le motivazioni che credo siano condivise da quei tifosi, spesso spregiativamente chiamati “maicuntent”, che ancora si ostinano, nonostante Lei, ad ambire ad un Torino FC strutturato, organizzato, competitivo e degno del proprio blasone.
Si ricorda quando, circa 13 anni fa, promise al popolo granata di riportare il Toro nelle posizioni che meritava? Spero lo ricordi, visto che è passato molto tempo e non riteniamo che finora la promessa sia stata mantenuta. Una partita vinta a Bilbao in tredici anni (disputata per demerito altrui) non ci pare sufficiente. Negli ultimi anni l’unica “posizione” chiaramente in attivo è stata la voce “Utile” del Bilancio del Torino FC: fra il 2013 ed il 2016 sono stati accumulati utili netti per oltre 22 milioni di Euro ed anche il bilancio al 31/12/17 evidenzierà un altro importante risultato positivo. Ma il Torino FC dovrebbe essere una società sportiva, con lo scopo di partecipare a competizioni sportive e – possibilmente – ottenere risultati sportivi (quelli che auspicava il Mister da Lei esonerato…).
Se ogni anno tutti i calciatori con richieste di mercato (inutile che le faccia i numerosi nomi, immagino che ricordi benissimo da dove sono derivate le ricche plusvalenze) vengono ceduti e non rimpiazzati con sostituti altrettanto validi, i risultati sportivi come pensa di ottenerli ? Non sarà che preferisce ottenere risultati di bilancio e non ha alcun interesse alla crescita sportiva del Torino FC ? Questo pare a noi tifosi e non ne siamo affatto contenti.
E il teatrino di far apparire come ingrato mercenario il calciatore di turno ha ormai fatto il suo tempo, trovi un’altra strategia, un pelino più originale! Anche fossero loro a volersene andare, come spesso ci viene propinato, si chieda il perché chi ha mercato non ha alcuna voglia di restare in una società senza progetti ed ambizioni. E non risponda che ci dobbiamo ricordare da dove arrivavamo ed accontentare della prima metà della classifica: poteva reggere per i primi suoi anni di presidenza, ora è una scusante decisamente ridicola. In ogni caso chi scrive ha avuto la fortuna di conoscere un galantuomo di nome Orfeo Pianelli, ed io arrivo da uno Scudetto e da tante prestazioni esaltanti… addirittura vincevamo i derby !
Si ricorda quando promise al compianto Don Aldo Rabino che avrebbe investito per la rinascita del Fila la stessa cifra del Comune di Torino, 3,5 milioni di Euro ? Spero lo ricordi, magari è ancora in tempo a versare i 2 milioni di Euro che non ha messo. I 2 milioni che sarebbero serviti a completare almeno uno dei due lotti rimanenti, sempre che a Lei interessi qualcosa, visto che è un anno che la Fondazione Filadelfia è immobilizzata dalla mancanza del Presidente e mai l’ho sentita esprimere il suo disappunto nei confronti dell’amministrazione comunale. E relativamente al Fila, si ricorda che i 3,5 milioni a carico della Regione Piemonte erano vincolati ad un utilizzo della struttura anche per fini aggregativi della cittadinanza ? Come spiega il fatto che sia diventato un centro allenamento costantemente blindato senza alcuna possibile fruizione da parte dei tifosi e dei cittadini ? Ma come può non voler spostare la Sede Sociale da quell’anonimo trilocale di via Arcivescovado ? Ma come può non voler completare la foresteria per le giovanili ? Ma come può non voler dedicare un salone ai Nostri trofei (sarebbe fra l’altro interessante sapere dove siano finiti, visto che dal 2006 nessuno ha più avuto il piacere di vederli) ? Ma come può tollerare che il Nostro Museo sia relegato a Grugliasco quando ha avuto l’enorme fortuna di acquisire una Società che ha avuto nella sua storia una Leggenda mondiale come il Grande Torino ?
Si ricorda quando parecchi anni fa (mi pare 7 o 8) andò a Novarello e promise, in tempi brevissimi, un centro di allenamento per le giovanili ? Spero lo ricordi, visto che non mi pare ci sia tutto questo interesse da parte del Torino FC nell’acquisire la concessione del Robaldo, vicenda che ormai è diventata patetica. Che dopo due anni dall’assegnazione del bando non siate ancora riusciti a firmare un accordo è l’ennesima dimostrazione di quanto poco interesse ci sia da parte sua nei confronti del Torino FC.
Potrei ancora andare avanti a lungo, gli argomenti non mancano di sicuro, dagli scarsi investimenti per le giovanili alle promozioni inesistenti per portare i ragazzi e le famiglie allo stadio (ma evidentemente a Lei lo stadio pieno o vuoto non interessa, meglio pochi e soprattutto che i pochi non la contestino, meglio tenere sempre mezza curva Primavera vuota e presidiata…), dalla rete di osservatori di cui mai si è avuto conto alla scarsità del merchandising, ecc.ecc. Ma credo sia abbastanza inutile tentare di spiegare cosa significa essere del Toro a chi chiaramente del Toro non lo è, non lo è mai stato e mai lo sarà.
Per tutti questi motivi, visto che tanti di noi non salgono più a Superga per non doverLa vedere davanti alla Lapide dei Nostri Immortali, la pregherei di lasciare il posto a chi il Toro ce l’ha nel sangue (e non solo nel portafoglio).
Ha un anno di tempo per dimostrare che qualcosa di Toro alla fine l’ha capito anche Lei – ed il prossimo anno sarò la prima ad applaudirla – o per passare la mano a chi, forse, si impegnerà per il futuro del nostro Toro, con Lei finora destinato solo ad un triste ed anonimo declino. Grazie.
Marina Cismondi