"Non tornare,non adesso" - IL TORO SIAMO NOI
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“Non tornare,non adesso”


Torna Due Pali e una Traversa di Matteo Virano.

“Sicuramente, sarà la solita sparata mercatara di Tuttosport per vendere qualche copia in più (infatti stamattina l’ho comprato. Bravi loro, bravo piciu, io).
Ma, nel dubbio, io ti scrivo, Kapitan.
Conoscendo l’affittuario del vapore, non ci sarà nessuno scambio di difensori con il Monaco. Tu rimarrai dove sei, idolo anche dei francesi con la puzza sotto il naso, e N’Koulou andrà a Parigi in cambio della solita plusvalenza, sostituito (gratis) dal fortissimo cugino di Carlao.
Ma, se davvero ci sarà in estate una trattativa per riportarti a Torino, te lo chiedo con il cuore in mano.
Non tornare, non adesso.
Qui, certamente, troveresti tanta gente che ti riaccoglierebbe a braccia aperte. Alcuni di loro sarebbero gli stessi idioti che ti hanno insultato per sei mesi giocati male, mentre avevi altri problemi più importanti del pallone. Gli stessi idioti che in un attimo hanno dimenticato le emozioni che ci hai regalato in cinque anni indimenticabili. La tua partenza, per me, è stata come un pugno di sale nel cuore, ma fin da subito ti ho augurato tutto il meglio possibile. E poi, non ti offendere, ma prima di tutto viene sempre e solo il Toro.
Non tornare, non adesso.
Goditi l’ingaggio da paperone, la vista sul Principato e la tua bella famiglia. Fatti ancora qualche passeggiata su Higuain in Champions League e magari prova anche a vincerla.
Non tornare, non adesso.
Non fare come Ciro prima di te. Rischieresti di seguire il suo esempio fino in fondo, ed andartene una seconda volta perché potrebbero non convincerti il faraonico ingaggio e l’ambizioso progetto sportivo.
Non tornare, non adesso.
Perché, saresti solo uno specchietto per le allodole, un placebo per spostare l’attenzione dal vero male del Toro. Adesso, tocca solo a noi tifosi trovare la cura, non so se ci riusciremo, ma ci proveremo fino alla fine. A costo di rispolverare l’Oro di famiglia dal Nero dei cassetti di fine Ottocento, dove per un po’ potremmo dover ripiegare, con una lacrima, il vessillo Granata.
Torna quando vuoi a trovarci, per quell’ormai surrogato di derby in bianco e nero, per dare una pennellata di nostalgia granata in questo deserto di emozioni. Lo sai bene, questa è e sarà sempre casa tua.
Torna presto ad indossare la tua numero 25, ma non adesso.
P.S.: ovviamente, se alla mezzanotte del prossimo 31 agosto tornerai a vestire la maglia che ti è rimasta nel cuore, questo post si autodistruggerà più velocemente di una promessa di obiettivo Europa League.
Siamo dei romantici, siamo dei sognatori. La nostra forza, la nostra debolezza.”