Più perdiamo e più Cairo diventa potente
Torna Due Pali e una Traversa
Di Matteo Virano
Prima del derby ero seriamente preoccupato. Una Juve con Sturaro, De Sciglio e Rugani farebbe paura a chiunque, tanto più con la fame di chi vuol vincere l’ennesimo scudetto di fila di Subbuteo, altro che testa alla Coppa.
Ma poi mi sono subito tranquillizzato. La squadra più forte degli ultimi millemila anni non si farebbe prendere per il naso da nessuno, soprattutto potendo contare su un duro come Baselli a centrocampo. Partita tatticamente perfetta, il bus davanti alla porta si è spostato solo una volta e solo perché quel cattivone del vigile…ops! Dell’arbitro ha voluto fare il protagonista come al solito. E’ cambiata la musica rispetto ai tempi del serbo, che provava a vincerle tutte e prendeva caterve di goal, adesso abbiamo trovato il successore del Vate, in panchina e nelle interviste, con grande festa delle vedove allegre. Qualche criticone è spuntato fuori anche dopo questo capolavoro tattico e di grinta, ma è la solita minoranza, e poi se la maratona ha applaudito a fine partita capisci che va tutto bene ed allora applaudi anche tu tutto emozionato.
Mi è tornata però un po’ di preoccupazione. Per la qualificazione in Europa che si allontana? Ma no, quello non era un vero obiettivo, e poi è solo colpa del serbo se ora non siamo a ridosso delle grandi, non certo del mercato di gennaio dove nessuno compra niente. Ero preoccupato per il mancato sconto sul riscatto di N’Koulou, che potrebbe limare una bella plusvalenza, e soprattutto per Belotti che dopo l’infortunio non ingrana più e non potrà essere ceduto il 31 agosto con la clausola da cento mijoni.
Ma poi mi sono tranquillizzato di nuovo. Sarà certamente un caso, ma più si arricchisce la collezione di derby cairesi persi e più Cairo diventa potente nel calcio italiano e nella finanza. Dopo le elezioni, potremmo addirittura ritrovarcelo come Presidente del Consiglio.
E poi qualcuno parla ancora di obiettivi sportivi…come siete antichi…
Flap, flap. Clap, clap.